Tra quelli prodotti fino ad ora, Soul è il film della Pixar più radicato a terra. Ed è anche quello che vola più in alto per ambizioni, domande e risposte. 

Il marchio Pixar, apposto a un film, da sempre uniforma e supera il nome di ogni singolo autore. I loro lungometraggi sono concepiti più come un lavoro collettivo dell’intera casa di produzione che come espressione di un solo artista. 

Pete Docter invece, il regista di Soul, sembra sfuggire sempre di più a queste maglie strette. Il suo nome sta emergendo come un vento diverso, che soffia più forte sull’intera imbarcazione. Le pellicole da lui firmate sono completamente diverse da tutte le altre, non per qualità (sempre altissima) ma per ciò che indagano. I suoi personaggi non si evolvono e basta ma, crescendo rispondono a questioni filosofiche legate al senso della vita.

La domanda: “Perché si deve invecchiare?” ha generato UP. “Che cosa sono le emozioni e perché non le controlliamo?” Ha portato a Inside Out. Infine Soul ...