Gran Torino va in onda su Iris questa sera alle 21:00 e domani in replica alle 12:03

Adorato dal pubblico e dalla critica e inspiegabilmente ignorato dall’Academy, Gran Torino venne salutato nel 2008 non solo come un capolavoro ma anche come un manifesto e una confessione del suo protagonista e regista Clint Eastwood, un raro esempio di opera conservatrice che trattava con delicatezza e apertura mentale, ma senza tradire i propri principi, tematiche ancora oggi decisive negli Stati Uniti come il razzismo e l’integrazione. È senza dubbio la prima e più facile interpretazione di Gran Torino, ma è anche limitante: il ventinovesimo film da regista di Clint Eastwood (trentesimo, in realtà, se si conta anche Corda tesa, ma questo è un altro discorso) è una collezione infinita di spunti sociologici che vanno al di là del semplice rapporto di un vecchio reduce di guerra con i suoi vicini immigrati, e nel quale ogni scena meriterebbe di essere smontata e analizzata nel dettaglio.

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