Dopo l’esplosione degli horror avvenuta negli ultimi 10 anni, sia d’incassi che di qualità, era evidente che la produzione sarebbe aumentata e che tutti, non solo la Blumhouse, si sarebbero buttati in un’arena sempre più complessa che consente di ottenere ottimi incassi anche sperimentando, anche osando e non per forza con sequel e remake.
L’horror, ad oggi, sembra l’unico genere che il pubblico accetta di buon grado (se non di ottimo grado) anche quando non ha un brand altisonante, quindi che non richiede una promozione di un anno ma solo di un’ottima premessa, immagini che convincano della bontà della paura e di uno svolgimento duro e puro. Anche un film al cento per cento d’autore e indipendente, materia pura da festival con Casey Affleck sotto un lenzuolo e Rooney Mara che vomita in pianosequenza, come La Storia Di Un Fantasma (uscito da noi quest’anno direttamente in DVD) ha usato una cornice horror per una storia che in realtà mira a tutt’altro!

Nel 2018 abbiamo visto la prima, v...