Chiunque sia, anche vagamente, appassionato di cinema non può non conoscere (o avere intuito) la cosiddetta “maledizione da sequel” che colpiva i blockbuster. Ecco lo scenario tipico: un film sbanca al box office sorprendendo tutti. Produttori e investitori si trovano dinnanzi a un unico problema: decidere quando far uscire il secondo capitolo. Solitamente la decisione ricade sulla data più vicina possibile al tempo presente, per far fruttare l’entusiasmo generato e godere della scia del successo. Eppure i tempi stretti, la voglia di replicare la formula vincente raddoppiandola, hanno portato il più delle volte a insuccessi.

È il caso di Iron Man 2.

Ora, intendiamoci, come nel caso de L’Incredibile Hulk bisogna andare cauti prima di parlare di trionfo o flop. Innanzitutto bisogna distinguere il risultato al botteghino dalla ricezione generale del pubblico e della critica. Iron Man 2 non fu certo un insuccesso, con i suoi 623 milioni incassati globalmente. Eppure, anche se non totalment...