Fonte: Forbes

Riepilogo breve. La scorsa settimana il governo ha varato una serie di misure legate al mondo del cinema e che hanno (giustamente) deluso gli addetti ai lavori. L'errore maggiore è stato rinnovare il tax credit solo fino a giugno 2011, a differenza dei tre anni che erano stati promessi. Ovvio che con un margine di tempo così breve, è quasi impossibile per chi investe approfittare del provvedimento. Ha invece fatto molto discutere la proposta di aumentare il prezzo del biglietto di un euro e con i proventi dell'operazione finanziare le misure di agevolazione fiscale e aiutare il cinema d'autore. L'idea sembrava diventare realtà, ma poi, come ha ben spiegato Michele Anselmi sul Riformista, l'opposizione delle major e degli esercenti (che avrebbero avuto tutto da perdere da una decisione del genere) ha portato a un nulla di fatto.

Tuttavia, questa confusione ha permesso di capire almeno una cosa, ossia l'isolamento dei Ce...