Nella seconda metà degli Novanta Jim Carrey ha cominciato a comparire ovunque, e a diventare una di quelle facce che automaticamente ti convinceva a non cambiare canale. È cominciato tutto nel ’94, io avevo 11 anni e nel giro di pochi mesi ho conosciuto Ace Ventura, Stanley Ipkiss e Lloyd Christmas: associo quell’anno a due ricordi principali, il rigore di Baggio e le faccette di Jim Carrey (e forse il primo risveglio ormonale grazie a Cameron Diaz ma questo è un altro discorso), e non conosco nessuna persona della mia età che non abbia risposto “sssspumeggiante” a qualcosa, qualsiasi cosa, almeno una volta nella vita – con tanto di contraccolpo psicologico micidiale nello scoprire in età ormai avanzata che l’espressione corretta è “sfumeggiante”, ma questo è un altro discorso ancora.

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Il rompiche?

Resta il fatto che, per una decina d’anni e più a partire da quella maledetta estate che sarebbe stata vendicata solo 12 anni dopo, il signor faccia di gomma è stato ovunque, ha sperimentato...