Il 2016 è stato un anno interessante per la Pixar. La compagnia ha festeggiato i suoi 30 anni di attività (nel 1986 ha adottato l’attuale denominazione, dopo essere stata una costola della Lucasfilm), ha vinto un Oscar per Inside Out e ha registrato un nuovo colpo grosso al botteghino con Alla Ricerca di Dory. L’anno che sta per terminare è stato anche il decimo che ha visto lo studio di animazione all’interno della galassia multibrand della Walt Disney Company. La svolta risale infatti al 2006, quando i Pixar Animation Studios sono stati acquisiti dalla holding capeggiata da Bob Iger.
A cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo e prima dell’ingresso in Disney, la Pixar ha dimostrato, a livello di mercato, di essere una macchina da box office capace di sfornare titoli molto più incisivi dei Classici: gli incassi di Toy Story 2 (497 milioni), Monsters & Co. (577 milioni), Gli Incredibili (633 milioni) e Alla Ricerca di Nemo (930 milioni) hanno superato di gran lun...
Dieci anni fa la Pixar veniva acquisita dalla Walt Disney Company. Da allora, come è cambiato il panorama creativo e industriale dell'animazione?
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