Gli effetti speciali sono dai tempi di Meliés una delle principali attrazioni del cinema. Effetto magico, funambolico, che genera stupore e meraviglia, non è mai tramontato. Anzi, di anno in anno la corsa all’effetto più sorprendente ha fatto lievitare budget e ambizioni. Negli anni ’90 iniziò a diffondersi la computer grafica (Computer Generated Imagery, CGI), inizialmente considerata la panacea di tutti i mali (economici). Si pensava infatti che, grazie al computer, si potessero appianare i costi di realizzazione di film spettacolari. Creare un alieno digitale aveva, potenzialmente, lo stesso costo di creare un animale al computer. La spesa non era più legata al cosa, ma al come.

In realtà non fu così: il crescente bisogno di potenza di calcolo, di ore di disegno 3D, di forza lavoro umana, resero la computer grafica una delle voci più esose dei budget di produzione. E, soprattutto, si è capito in poco tempo che gli effetti visivi digitali rendevano evidenti i loro difetti in un minor...