Shark – il Primo Squalo
di Jon Turteltaub
9 agosto 2018
Quando arriverà in sala Shark – il Primo Squalo (in originale The Meg) scopriremo se Jason Statham è riuscito a fare il salto di qualità e, passato il weekend, capiremo anche se gli incassi lo hanno ratificato e legittimato, rendendolo di fatto reale.
Sarebbe il salto nel mondo del cinema d’azione che non dipende dal fisico e dalla prestazione, quello in cui ha regnato in questi ultimi 16 anni da quando The Transporter lo lanciava nell’Olimpo dell’action di serie B vero (quello in cui ci si sporca le mani, in cui gli attori fanno anche gli stunt, in cui si monta poco e mena tanto). Con Shark – il Primo Squalo potrebbe confermarsi un protagonista vero per film d’azione di serie A.
Sarebbe il salto nel mondo del cinema d’azione che non dipende dal fisico e dalla prestazione, quello in cui ha regnato in questi ultimi 16 anni da quando The Transporter lo lanciava nell’Olimpo dell’action di serie B vero (quello in cui ci si sporca le mani, in cui gli attori fanno anche gli stunt, in cui si monta poco e mena tanto). Con Shark – il Primo Squalo potrebbe confermarsi un protagonista vero per film d’azione di serie A.
Unico in Occidente a resistere (o quasi) a ritmi e lavorazioni da Oriente, dal 2002 Jason Statham è stato un brand e ha dato vita ad un sottogenere tutto suo, il film-Statham, tutti coerenti come tipologia di trama, eroismo, mutismo e concezione dell’azione. Nel resto del cinema, sia quello più sof...
L’attore inglese, unica star e bandiera dell’action con stunt reali dell’Occidente, tenta il salto nel cinema d’azione ad ampio raggio. Una battaglia necessaria
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