Tutti i modi in cui Mank ci inganna su Hollywood

Dietro l’inganno del cinema di far credere che “King Kong sia alto 11 piani e che Mary Pickford sia vergine a 40 anni” c’è molto, molto di più di quello che si crede. Con questa battuta che il personaggio di Herman Mankiewicz (Gary Oldman) ribadisce più volte in Mank, l’ultimo straordinario film di David Fincher, veniamo velatamente introdotti a quello che è in, effetti, il cuore del film: la menzogna del cinema.

Quella messa in piedi da Mank non è però una menzogna qualunque, un semplice effetto di montaggio o un discorso sulla sospensione dell’incredulità spettatoriale. Mank affronta di petto la grande menzogna di Hollywood, il suo stesso motto: l’essere (ed essersi sempre raccontata) una immensa fabbrica dei sogni dove l’impossibile è possibile e dove ogni desiderio può diventare realtà. Mank si confronta con questo gigantesco mito in modi...