Cos’hanno in comune il premio Pulitzer David Mamet, il noto film per famiglie targato Disney Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi e la scena di un horror di culto nella quale si vede una testa decapitata praticare il cunnilingus a una signorina non particolarmente entusiasta della cosa? La risposta sta in due semplici parole: Stuart Gordon, regista, produttore, uomo di teatro, maestro dell’horror e una delle figure decisive per un certo tipo di cinema che negli anni Ottanta e Novanta ha soddisfatto gli appetiti di coloro che non si riconoscevano appieno in quello che al tempo era il mainstream.

Gordon ci ha lasciati lo scorso 24 marzo, una perdita terribile in tempi di pandemia nonostante non ci sia alcun legame tra la sua morte e il coronavirus –a fargli chiudere gli occhi per l’ultima volta è stata una sindrome da disfunzione multiorgano, un nome che tutto sommato l’avrebbe fatto felice, amante com’era del body horror e dello humor nero e ...