La showrunner di 11.22.63, Bridget Carpenter, è ritornata a parlare del legame tra il romanzo di Stephen King e la serie evento, rivelando qualche curiosità su quello che accadrà negli episodi trasmessi da Hulu.
In una recente intervista a Variety, ha ricordato come il libro sia un’opera d’arte e qualcosa che rappresenta anche un ostacolo per un adattamento televisivo:

“Devi renderlo drammatico, farlo correre come un treno”.

Nonostante i cambiamenti, i lettori apprezzeranno comunque l’aderenza del progetto alla storia ideata da King:

“Penso che le persone che conoscono il romanzo saranno soddisfatte, ma ritengo inoltre che ci siano abbastanza sorprese e svolte per rendere la storia fresca e nuova”.

Condensare gli eventi in otto puntate ha obbligato a modificare la linea temporale della storia:

“Nel libro Jake Epping ritorna indietro per molto tempo. Il protagonista va nel passato e deve viverci per cinque anni prima di avvicinarsi al 1963. Ho compresso quel periodo di tempo. E per seguire la natura televisiva va avanti velocemente, episodio dopo episodio, e ci sono alcuni grandiosi cliffhanger”.

James Franco è stato fin da subito considerato come l’interprete perfetto:

“E’ ovviamente bellissimo e carismatico e al tempo stesso sembra una persona credibile e con i piedi per terra, alla ricerca di qualcosa, aspetto fantastico per affidargli il ruolo di un uomo comune che deve fare cose straordinarie”.

J.J. Abrams ha pensato a lui dopo aver scoperto in un articolo che era un grande fan del romanzo di King: leggendo la sua recensione del libro ha capito che amava la storia, il mondo creato dallo scrittore e i personaggi. Nonostante sapesse che Franco ha moltissimi impegni J.J. ha quindi voluto contattarlo per scoprire se volesse essere coinvolto nella serie evento.
Bridget ha inoltre ricordato che anche nella vita reale James è un insegnante e ama confrontarsi con i suoi studenti, in più l’attore aveva un aspetto perfetto per sembrare un uomo che vive negli anni ’60.

La showrunner è convinta che 11.22.63 sia una storia d’amore unita a un’avventura stile The Bourne Identity e che gli spettatori si innamoreranno dei personaggi. Nelle puntate non ci saranno poi continui salti temporali perché se questo accadesse si annullerebbe quanto compiuto nel passato. Jake rimarrà negli anni ’60 per tutta la serie:

“Non giocheremo con il concetto sci-fi dei viaggi tra passato e futuro. Si svolge semplicemente lì”.

Negli episodi, inoltre, sarà evidente il legame con il mondo di Stephen King:

“In ogni episodio ci sono degli easter egg. Non solo di questo romanzo in particolare ma dell’intera opera di Stephen King perché i libri e i suoi mondi sono profondamente intrecciati e c’è anche qualcosa legato a J.J. Abrams. Ci sono segreti, cose nascoste. I fan di King dovrebbero osservare con molta attenzione perché ci sono molti piccoli regali nascosti. Ne rivelerò uno perché sarà veramente ovvio. Abbiamo messo la macchina di King, Christine, nella serie, e chi la guida è importante”.

Che ne pensate? Seguirete la serie targata Hulu?

Fonte: Variety