Il reboot della CBS del classico antologico Ai confini della realtà è una delle serie più attese di quest’anno. Prodotto dal premio Oscar Jordan Peele (Get Out), con un cast che annovera tra le fila Adam Scott (Parks and Recreation), Kumail Nanjiani (The Big Sick), Taissa Farmiga (American Horror Story), DeWanda Wise (She’s Gotta Have It) e Steven Yeun (The Walking Dead) – così come un’eredità importante legata alla capacità di raccontare, attraverso la fantascienza, problemi e tematiche attuali.

La serie, la cui prima stagione è composta da 10 episodi, farà il suo debutto con le prime due puntate il 1 aprile e la terza 10 giorni dopo. Finora trapelati scarsi dettagli su quali siano i temi che il reboot esplorerà – prenderà ispirazione da un episodio classico per l’episodio guidato da Scott, Terrore ad alta quota. Domenica scorsa, al PaleyFest, il cast e i creatori hanno parlato del nuovo Ai confini della realtà e di perché sia così rilevante ora.

Il reboot era in lavorazione da qualche tempo, ma per i produttori esecutivi Simon Kinberg e Jordan Peele era una questione urgente. “Mi sono seduto con Simon un paio di anni fa, e abbiamo detto, ‘OK, beh, questo è uno show troppo grande per avere un reboot, ma se avessimo intenzione di farlo, come lo faremmo?’ E una delle cose su cui continuavamo a tornare era che il tempismo sembrava giusto, perché una delle frasi che senti spesso, una volta alla settimana negli ultimi due anni, è che è come se vivessimo in Ai confini della realtà“, ha dichiarato Peele.

Kinberg è d’accordo. “Penso che il mondo, tutto a un tratto, avesse un disperato bisogno di Ai confini della realtà. Se ti avessi detto, tre o quattro anni fa, che una star dei reality sarebbe stata il presidente con accesso ai codici nucleari, avresti pensato, ‘Questo è un episodio folle di The Twilight Zone’.”

Per gli showrunner, le sfumature politiche degli episodi originali di Rod Serling erano fondamentali, ha spiegato Peele. “È un maestro della parabola, è un maestro dell’allegoria, e quello che ha fatto è stato parlare alla società attraverso le storie. Sapete, crediamo che questa sia una delle più potenti armi – se non la più potente in assoluto – di cui disponiamo contro la violenza e l’odio e tutte le cose terribili che il mondo può portare.”

Sebbene il cast abbia dichiarato di essere rimasto a bocca aperta dinnanzi al contenuto dei loro episodi, Ike Barinholtz (The Mindy Project) ha notato che il suo ingresso nella serie si concentra su qualcosa che considera una minaccia molto reale. “Ha affrontato con decisione il tema generale della mascolinità tossica, da cui direi che siamo decisamente strangolati.”

Yeun, protagonista dell’episodio The Traveller, ha detto che il fatto che lo show stesse provando a “fare qualcosa” era parte di ciò che lo attirava. “Era davvero uno di quei progetti in cui le persone stanno davvero cercando di dire qualcosa, davvero cercando di fare qualcosa. Non siamo meri prigionieri di questa nebbia, di questa pletora di ricchezze che abbiamo da consumare. Ci prendiamo il tempo per fare qualcosa che porti un messaggio.”

Non si tratta solo del messaggio contenuto nelle storie narrate, ma anche dell’opportunità e inclusività che Peele ha creato, ha spiegato la star Sanaa Lathan. “Sono in questo ambiente da letteralmente tutta la vita, ma ricordo che per 20 anni professionalmente noi siamo state in cinque, e quando dico “noi ” intendo donne di colore, e sapere che ora abbiamo registi come Jordan che stanno mettendo in scena cast meravigliosi e multiculturali come quelli di questa serie mi fa dire che questo è un momento eccitante per lavorare in questo campo.”

Alla presenza della famiglia di Serling nell’affollato auditorium, Peele ha parlato della positività di Ai confini della realtà e della necessità di creare intrattenimento che parli al pubblico. “Le persone hanno bisogno di evadere, quindi se puoi offrire escapismo e parlare con loro allo stesso tempo e iniziare una conversazione, allora ottieni il meglio dei due mondi e fai in modo che le persone si fidino di te. Quando sbatti in faccia alle persone le tue opinioni sui problemi della società, tendono a chiudersi: quando parli con loro a livello di risate, applausi, lacrime e paura, reagiscono emotivamente.”

Questo bisogno di connettersi è stato ciò che ha ispirato Kingberg e Peele a rivisitare Ai confini della realtà e reinventare le lezioni vitali nel nucleo della serie. “Andando a setacciare quei racconti in cerca del potenziale d’intrattenimento, ne ottieni questo messaggio fondamentale di accettazione, di amore, di unione. La paura è il nostro nemico.”

Cosa ne pensate? Anche voi avete alte aspettative nei confronti di questo reboot? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: The Hollywood Reporter