Dylan Farrow, prima della messa in onda sugli schermi americani del secondo episodio di Allen v Farrow, ha condiviso via Twitter la richiesta di provare ad affrontare quanto mostrato con empatia e comprensione. La puntata ha proposto un video che risale a quando aveva sette anni.

Il filmato è stato girato il 5 agosto 1992 e ritrae la bambina mentre sostiene di essere stata abusata dal padre adottivo Woody Allen. Su Twitter Dylan ha scritto:

Sto scrivendo questo messaggio perché, per essere totalmente onesta, non sto dormendo e sono alle prese con l’ansia. L’episodio di stasera della docuserie Allen v. Farrow mostra un video che mostra quando ero una bambina di sette anni e parlo con mia madre degli abusi che ho subito.

La giovane ha proseguito sottolineando:

Mia madre mi ha dato questo video quando sono diventata adulta per farne quello che volevo. Mi mostra come ero allora, una bambina giovane e vulnerabile. ‘La piccola Dylan’, che da allora ho sempre cercato di proteggere. Decidere di permettere che il video venga visto pubblicamente in questo modo non è stato semplice. Io stesso ho resistito evitando di vederlo fino a questo momento ed è rimasto a lungo chiuso in un armadio.

Dylan ha svelato:

Ho quasi deciso di non offrirlo ai registi perché essere così vulnerabile in pubblico è per me assolutamente terrificante. La mia paura nel lasciar venire alla luce questo video è quella di mettere la piccola Dylan alle prese con i giudizi dell’opinione pubblica.

La scrittrice sostiene che l’idea di dover sopportare i commenti rivolti al video di quando era bambina l’ha messa in crisi:

Ma ho deciso di dare l’approvazione al fatto che lo condividessero nella speranza che la voce della piccola Dylan potesse aiutare altre persone che soffrono in silenzio a sentirsi ascoltate, capite e meno sole. E che la mia testimonianza possa inoltre aiutare genitori, parenti, amici, persone amate e il mondo in generale a capire come un bambino vittima di abusi potrebbe parlare e interpretare questi eventi orribili. C’è inoltre un terzo motivo. Personalmente ho, per decenni, allontanato la ‘Piccola Dylan’ come meccanismo di difesa. Quindi parte del mio obiettivo nel permetterle ora di parlare è inoltre quello di provare a trovare, e riuscirci, un qualche tipo di guarigione per me e la mia versione di quando ero bambina. Si tratta di un tentativo di essere finalmente completa, trovare pace e voltare pagina.

Dylan Farrow ha inoltre ricordato da quando la notizia degli abusi è stata rivelata è stata al centro, insieme ai fratelli e alla madre, di commenti di ogni tipo, derisione e attachi, situazione che l’ha portata a non pensare al passato come meccanismo di auto-difesa:

L’ho nascosta in un armadio con quella videocassetta, nascosta, impaurita, triste e ferita. Se vedrete questo video, spero realmente che lo farete con empatia, compassione e una mente e un cuore aperti, e non lo userete come opportunità per attaccare, rifiutare, criticare, prendere in giro o ignorare ulteriormente la Piccola Dylan, e nel farlo far provare vergogna e silenziare milioni di bambini che hanno subito abusi e attualmente stanno soffrendo nel mondo. Questa è la parte più vulnerabile di chi sono.

Woody Allen ha da anni respinto le accuse che gli sono state rivolte da parte della figlia adottiva e, dopo la messa in onda dell’episodio su HBO, non ha rilasciato commenti riguardanti il video mostrato per la prima volta.

Che ne pensate delle parole di Dylan Farrow riguardanti il video mostrato in Allen v Farrow? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline