almosthumanposterIl 4 novembre debutterà negli Stati Uniti su Fox Almost Human, la nuova serie prodotta da J.J. Abrams e J.H. Wyman.
Lo show sarà ambientato nella Los Angeles del futuro, in cui gli umani del dipartimento di polizia lavorano in coppia con degli androidi. Il detective John Kennex (Karl Urban), che non ama i robot, è obbligato a lavorare con uno di loro, Dorian (Michael Ealy), in grado di provare le emozioni umane.

In un incontro con la stampa che si è svolto nei quartieri della Bad Robot, a Santa Monica, Abrams ha parlato della serie e della sua esperienza nel mondo televisivo.

Il produttore di Almost Human ha chiarito che il serial non ha quasi nulla in comune con Fringe, tranne l’idea di sfruttare al massimo la tecnologia ed esplorare le sue potenzialità. Il nuovo progetto è un poliziesco dalle caratteristiche originali, con casi mai visti prima grazie all’ambientazione atipica.

J.J. Abrams considera il serial un’opportunità di occuparsi della tipologia di storie che l’hanno ispirato agli inizi della sua carriera:

Alcuni dei miei show, film e libri preferiti hanno preso cose molto familiari e poi hanno gettato qualcosa di completamente insolito al loro interno mettendolo in atto”.

A differenza di Fringe, inoltre, non ci saranno spostamenti in dimensioni temporali o universi diversi, e verrà sfruttata l’esperienza di successo di Person of Interest, non quella di Undercovers che ha avuto vita breve nonostante il grande impegno del cast e di Josh Reims.

Abrams è convinto che la nuova serie avrà un’ottima accoglienza, chiarendo inoltre il significato del termine sci-fi:

Tutto quello che è in tv è fiction, e ci sono molte cose che hanno qualche elemento scientifico, ma non direi che questo show sia stato creato seguendo lo stampo di quanto proposto negli anni Cinquanta. Non ritengo si avvicini a nulla che si è già visto. Penso che sia uno show in grado di attirare i fan del genere sci-fi. Se si è un fan di Blade Runner, di Isaac Asimov o Ray Bradbury, lo si vedrà e si dirà ‘Questo sembra qualcosa di quell’universo’, ma la realtà è che lo show è stato creato per le persone che pensano ‘Voglio vedere un procedural grandioso. Voglio vedere un grande serial drammatico poliziesco, grandi personaggi in situazioni uniche’. Questa è la spinta che vogliamo dargli”.

Il produttore ha infine raccontato che ha chiesto a Karl Urban se avesse mai pensato di lavorare per la televisione durante le riprese di Star Trek: Into Darkness. L’attore neozelandese ci ha pensato e ha risposto “Forse”. In quel momento J.J. si è convinto che fosse la cosa giusta, ha iniziato a insistere e, dopo aver letto la sceneggiatura di J.H. Wyman, Urban ha accettato il ruolo.

Nel video seguente si può dare un’occhiata al dietro le quinte della realizzazione delle foto promozionali dello show.

Fonte: The Hollywood Reporter