Dopo la notizia di ieri riguardo l’inizio ufficiale delle riprese di American Gods, si stanno ultimando gli ultimi casting.

La otto volte vincitrice di un Emmy Awards Cloris Leachman, Peter Stormare (Prison Break, Armageddon), Chris Obi (Snow White and the Huntsman) e Mousa Kraish (Superbad) si uniscono alla serie di Starz.

Leachman interpreterà ZoryaVechernyaya, la più vecchia delle tre sorelle che sorvegliano le costellazioni, custodi contro gli orrori dimenticati dall’uomo moderno. Una volta abituate allo status reale, le sorelle hanno imparato come sopravvivere con poco in un paese che non ha nessuna memoria di loro. Ultimamente l’attrice è stata vista in Raising Hope e The Wedding Ringer.

Stormare interpreterà Czernobog, un Dio slavo dell’oscurità e del male che è riluttante a partecipare alla guerra in arrivo, consapevole delle motivazioni di Mercoledì (Ian McShane).

Obi è stato scelto per interpretare Anubis, l’antico Dio e comandante egiziano della morte, che guida i mortali attraverso il giudizio delle loro anime.

A concludere i nuovi arrivati nel cast c’è Kraish, che interpreterà il ruolo del Genio, una creatura mitologica del fuoco che comprende i più profondi desideri delle persone meglio di quanto facciano loro. Il Genio teme per la sua incolumità nella guerra in arrivo e sta pensando di fuggire dall’America.

Lo show vede come protagonista Shadow Moon (Ricky Whittle), un uomo che dopo essere uscito di prigione inizia a lavorare per un personaggio misterioso e carismatico chiamato Mr. Wednesday. (Ian McShane). Quest’ultimo, descritto come l’incarnazione di Odino, viaggia al fine di reclutare i suoi vecchi compagni – delle divinità dimenticate – per intraprendere una battaglia epica contro i nuovi dèi americani. Durante tale viaggio attraverso gli Stati Uniti al quale si unisce, Shadow scopre quindi che sta per scoppiare una guerra tra le divinità tradizionali e quelle contemporanee, e che proprio lui avrà un ruolo molto importante nel conflitto. Secondo quanto riportato, Whittle manterrà il suo accento britannico, visto che Gaiman ha ricordato in un comunicato che American Gods affronta anche la tematica dell’immigrazione negli Stati Uniti, sottolineando che Ricky è un interprete perfetto per la parte.

Fuller, che ha anche scritto alcuni episodi della serie ed è lo showrunner assieme a Michael Green, ha rivelato che a differenza del romanzo – incentrato su dei antichi, minori e dimenticati – la serie prenderà spunto anche da religioni organizzate più attuali:

Abbiamo a che fare anche con Gesù e con Dio. Sapete, il romanzo esplora per la maggior parte gli dei più marginali, quelli che si fanno strada a fatica nella moderna America senza la forza di persone che credono in loro come invece capita a Gesù, Buddha eccetera.

[…] E ci sono molti Gesù, quante sono le culture che credono in Gesù. […] Non posso dire se si incontreranno e discuteranno, ma credo che questa affermazione dica già abbastanza.

Neil Gaiman, che ha a sua volta scritto di suo pugno alcuni episodi, pilot incluso, ha aggiunto alcuni elementi che differenzieranno la serie dalla storia originale (si trattava di materiale che era rimasto escluso dal romanzo). Starz ha ordinato una intera prima stagione e le riprese, come da programma, sono ora in corso. Il pilot è diretto da David Slade e la serie andrà in onda sul network via cavo statunitense all’inizio del 2017.