La seconda stagione della serie American Gods continua a dover affrontare numerosi problemi. Dopo l’addio degli showrunner originali nel mese di febbraio, Michael Green e Bryan Fuller, ora anche Jesse Alexander sembra stia per essere allontanato dalla produzione di Starz.
Alcune fonti di The Hollywood Reporter hanno rivelato che è stato chiesto al produttore di abbandonare il lavoro e di non partecipare alle fasi di montaggio o del lavoro sul set, senza però licenziarlo. Alexander non è stato nemmeno sostituito dalla Fremantle perché non si vorrebbe collegare lo show a ulteriori intoppi.

Alla base dei problemi sembrano esserci gli script del finale della stagione proposti da Alexander, rifiutati da Starz e Fremantle e quindi arrivati alla settima versione.
La produzione ha già accumulato sei settimane di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista e i membri del cast non hanno ancora idea di come si concluderà il ciclo di episodi, essendo impegnati in alcuni reshoot.

Alexander ha dichiarato al magazine:

Stiamo tutti lavorando davvero duramente per rendere American Gods la serie che i fan vogliono e meritano.

Tra Starz e Fremantle la situazione sarebbe ora molto tesa, Neil Gaiman vorrebbe prendere un controllo maggiore sul progetto e gli attori hanno collaborato a ideare nuove versioni degli script, mentre la messa in onda della seconda stagione avverrà solamente nel 2019.

I fan potranno vedere le prime immagini in anteprima durante il New York Comic Con e la produzione ha espresso la propria fiducia nel progetto, sostenendo che l’attesa sarà giustificata. Fremantle ha dichiarato:

Il nostro cast e la troupe sono estremamente pieni di passione nei confronti dello show e hanno realizzato qualcosa che rimane fedele al materiale originale e alla visione creativa di Neil Gaiman. Pensiamo che i fan proveranno lo stesso quando condivideremo un first look al New York Comic-Con tra qualche settimana.

I problemi emersi nella seconda stagione sembrano essere causati dalle visioni diverse per quanto riguarda l’approccio che si vorrebbe per portare sul piccolo schermo la storia, situazione che ha condotto al licenziamento di Green e Fuller. Gli scontri hanno portato Gaiman ad assumere un ruolo di maggior rilevanza, firmando la première della seconda stagione e partecipando ad altre decisioni creative, diventando così quasi un co-showrunner.
Alexander aveva però lasciato dell’insoddisfazione nel cast, nonostante i suoi script fossero piuttosto aderenti all’opera di Gaiman e fosse ritenuto maggiormente controllabile da parte della produzione, che aveva comunque deciso di diminuire il numero di puntate da dieci a otto per risparmiare sul budget già lievitato a causa delle riprese diventate inutili dopo l’uscita di scena di Fuller e Green.

The Hollywood Reporter ha poi rivelato che gli attori, tra cui Ian McShane (Mr Wednesday), hanno iniziato ad improvvisare alcune battute sul set, situazione che ha portato alla scelta di inserire Orlando Jones tra la lista degli sceneggiatori, pur di evitare problemi con i sindacati. Il protagonista avrebbe poi avuto molti problemi con lo showrunner e gli script venivano modificati in continuazione, allontanandosi dall’atmosfera creata dai produttori dello show.

Dopo aver messo da parte Alexander, Starz e Fremantle avrebbero promosso un altro sceneggiatore che, purtroppo, ha lasciato in pochi giorni la produzione, e alla guida di American Gods ci sono ora il regista Chris Byrne e la produttrice Lisa Kussner.

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American Gods ritornerà prossimamente su Amazon e nel cast ci sono anche Ricky Whittle, Emily Browning, Yetide Badaki, Pablo Schreiber, Crispin Glover, Bruce Langley, e i nuovi arrivi Sakina Jaffrey, Dean Winters, Devery Jacobs e Kahyun Kim. Potete rimanere aggiornati grazie alla nostra scheda.

Fonte: The Hollywood Reporter