C’è un corridoio in American Horror Story: Hotel dove gli attori rimarrebbero costantemente confusi e persi.

Lo scenografo Mark Worthington che ha lavorato in AHS ha raccontato a Variety qualche interessante aneddoto vissuto sul set dell’ultima stagione:

È quasi come se fosse infestato.

La serie antologica come ormai ben saprete tutti ha ogni stagione personaggi e location differenti. C’è stata una casa infestata, un manicomio, una congrega di streghe, e un freak show, e ora con l’Hotel Cortez situato a Los Angeles, c’è questo corridoio posizionato al centro di tutto che fa da conduttore alle realistiche storie dell’ultima stagione.

Worthington ammette che l’insieme del set ha contribuito tantissimo a dare un senso di realtà allo show e alla trama in generale:

Questo è il punto non è vero? Questo è quello che è successo [nel copione] con il personaggio di Wes Bentley nel momento in cui ha rincorso i bambini biondi. Il set era formato da quattro sale che erano praticamente identiche, il che era disorientante, e alcune persone non riuscivano proprio a capire dove fossero. Erano in un costante stato di confusione rispetto a quale porta usare per uscire.

Hotel è stato forse il capitolo più raccapricciante della serie antologica. Worthington sostiene che ambientare la storia in un hotel, un luogo che per tutti è familiare, è stato il modo per Murphy di alzare il livello di paura:

Penso che lo abbia fatto consciamente e per una questione stilistica.

[…] Per la troupe non è necessariamente raccapricciante. Si tratta di sangue finto. E non connetti con l’effetto macabro della cosa.

[…] Se non ci fossero attori sembrerebbe proprio una scena del crimine. Sottintende l’atto orribile, ma non vedi nessun cadavere. Quei momenti sono spaventosi.

La settima stagione di American Horror Story è stata già ordinata da FX e arriverà a fine anno.