Il regista Hiro Murai, dietro la realizzazione di Teddy Perkins, sesto episodio della seconda stagione di Atlanta, ha detto la sua sul particolare mood della puntata. Nell’inquietante puntata andata in onda lo scorso 5 aprile in America, il personaggio di Darius si reca in casa del misterioso personaggio del titolo, e qui vive un’esperienza terrificante.

Dietro la maschera di Teddy si celava Donald Glover, che tuttavia sarebbe rimasto uguale al personaggio per tutto il tempo sul set. Ecco cosa ha dichiarato Murai:

È stato molto snervante. Così come lo è stato vederlo in quell’episodio, dargli delle indicazioni durante le riprese è stato come guardare in faccia una bambola. Non potevi mai dire se riusciva davvero a capire, e le sue reazioni erano praticamente mute. Un processo davvero molto strano, e c’era questa grottesca, quieta tensione sul set ogni volta che era in giro. Tutti erano molto a disagio intorno a lui.

Sullo stile della puntata:

Atlanta è ancora uno show relativamente statico da cui partire, soprattutto per una comedy, ma a poco a poco ci siamo appoggiati alla violenza e alle inquadrature ferme. Credo che il ritmo sia stato più importante del solito. Ci siamo concentrati molto sul silenzio tra le battute, e forse è possibile sentire il ticchettio degli orologi sullo sfondo. Anche visualmente c’è meno stile, più naturalezza o concretezza. E si è trattato di trovare un equilibrio tra tutto questo.

Avete visto la puntata?

Fonte: EW