Intervenendo al Jimmy Kimmel Live!, Aaron Paul ha parlato dell’atteso finale di Breaking Bad, alzando le aspettative e promettendo nuovi esaltanti sviluppi:

Gli ultimi due episodi sono ancora più folli. Va in un modo che… è semplicemente pazzesco. Non vedo l’ora che le persone possano vedere come tutto va a finire.

L’attore ha poi parlato di un’esperienza che sempre più spesso gli è capitata negli ultimi giorni, quella di fan della serie che lo pregano di svelare il finale della storia. Ecco la sua risposta:

Le persone mi implorano costantemente per dir loro cosa accade nello show e come andrà a finire. Mi assillano continuamente e, alla fine, gli dico “Va bene, d’accordo, ve lo dico, volete che ve lo dico?” e loro “Sì, dai dimmelo”, e io “Va bene, ecco come finisce…” e a quel punto iniziano ad urlare “Ma come ti permetti! non dirmelo!”

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Tra le esperienze curiose capitate all’attore, quelle di alcuni bambini che si presentano come fan della serie, una circostanza che l’attore trova disturbante:

I bambini mi guardano come se fossi Justin Bieber, e io penso “ma come fanno a sapere chi sono?”. E poi mi dicono “Oh mio Dio! Amo il tuo programma!”, intendo bambini di otto anni che dicono “amo il tuo show”. Allora guardo i loro genitori e penso “Ma che combinate? Razza di psicopatici. Lasciate che i vostri figli guardino questo? Vergognatevi!”

Proprio Aaron Paul, insieme a Bryan Cranston, sarà uno dei protagonisti della speciale proiezione del finale di serie, il prossimo 29 settembre, riservata a pochi fortunati che hanno acquistato il biglietto. Vi avevamo già parlato del grande successo dell’operazione, il cui ricavato andrà in beneficenza. Se Paul utilizzerà il ricavato per la fondazione no-profit della moglie, The Kind Campaign, finalizzata a contrastare i fenomeni di bullismo, Cranston ha invece operato attraverso Omaze.com, sollecitando donazioni e ricevendo un ottimo riscontro.

Lavorando su Omaze – ha dichiarato Cranston – siamo stati in grado di tirar su 303.000 dollari per il National Center for Missing & Exploited Children. Hanno agito in maniera efficiente e rapida, in un breve periodo di tempo. Sono stati “omazing”.

La campagna di Aaron Paul è stata invece in grado di racimolare addirittura 750.000 dollari in donazioni.

Fonte: THR / THR