Ospite del podcast di Michael Rosenbaum, James Marsters ha ricordato alcuni aneddoti sopra le righe di Joss Whedon, avvenuti sul set di Buffy.

L’attore, che nella serie interpretava Spike, non ha ovviamente commentato le accuse dei colleghi verso il regista, specificando che ognuno di loro aveva un rapporto e un’esperienza diversa. Ha però raccontato di quando Whedon ha scoperto di non poter uccidere il personaggio perché al pubblico piaceva, e ha spinto contro il muro Marsters dicendogli “Non m’importa quanto sei popolare, ragazzino, tu sei morto! Morto!“, ve ne avevamo già parlato qualche tempo fa.

Marsters ha proseguito parlando degli altissimi standard di Whedon e della pressione a cui il regista si sottometteva da solo, il che portava molti ad aver paura che si arrabbiasse o anche peggio. Tuttavia il racconto di Marsters è simile a quello fatto da Gal Gadot sull’atteggiamento del regista sul set di Justice League, e sembra infatti che entrambi gli attori siano stati minacciati per non essere all’altezza delle richieste di Whedon.

Potete vedere la clip dell’intervista nella sua interezza a questo indirizzo.

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In passato, Joss Whedon è stato descritto come un “egomaniaco” dal coordinatore degli stunt Jeff Pruitt e dalla controfigura Sophia Crawford, che ha interpretato le scene d’azione della protagonista di Buffy l’ammazzavampiri per quattro stagioni della serie.

Fonte: Screen Rant