Le riprese della tredicesima stagione di Doctor Who sono ricominciate e lo showrunner Chris Chibnall ha svelato a RadioTimes come la pandemia ha modificato le puntate inedite.

Il produttore e sceneggiatore ha ammesso:

In pratica negli ultimi sei mesi abbiamo pensato ‘Come realizziamo Doctor Who durante una pandemia?’. Abbiamo dovuto mettere in dubbio assolutamente tutto. Non potevamo realizzare un episodio di Capodanno in giro per il mondo. Non potremo girare all’estero. Ha avuto un enorme impatto a livello della creazione, produzione, logistica, misure per la salute e la sicurezza.

Chibnall ha però ammesso che tutto il team è pieno di entusiasmo ora che è ripresa la produzione:

Per quanto sia possibile, attualmente tutti stanno sorridendo e abbiamo delle idee davvero adorabili, folli, spaventose.

Nello speciale di Natale, Revolution of the Daleks, si potrebbe forse avere qualche anticipazione della tredicesima stagione, più breve di tre episodi rispetto a quanto inizialmente previsto. Chris ha sottolineato:

La cosa più importante è che quando la tredicesima stagione finalmente andrà in onda, a prescindere da quando, non vogliamo che le persone la guardino pensando al COVID e dicendo ‘Ah, beh, ma l’hanno realizzata durante la pandemia’. Vogliamo assicurarci che quando la si guardi sia senza tempo e sembri eccitante e di qualità come abbiamo sempre cercato di fare da quando abbiamo prreso il controllo. Quello era ciò che ci ha motivato pensando alle storie e alla leggera riduzione del numero degli episodi: vogliamo assicurarci di poter dare alle persone il livello produttivo più alto. Ovviamente ogni giorno è un’incognita. Chi lo sa che aspetto avrà il mondo tra tre settimane o tre mesi? Ma penso che tutti vorremo una grande dose di evasione grazie a Doctor Who, ed è quello a cui stiamo puntando: far sorridere le persone. E inoltre un po’ di paura nei loro cuori per i mostri.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Chris Chibnall relative alla tredicesima stagione di Doctor Who? Lasciate un commento!

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Fonte: RadioTimes