Eva Green ha raccontato a Deadline di aver guardato C’era una volta il West durante le riprese di The Luminaries in Nuova Zelanda, e che sebbene fosse molto distante dallo Utah, tutto quello che doveva fare era varcare le porte del set per sentirsi come se stesse entrando in un mondo simile a quello creato da Sergio Leone.

L’adattamento omonimo del romanzo di Eleanor Catton debutterà domani sera su BBC One e avrà sicuramente un retrogusto Western, nonostante il pubblico verrà trasportato nelle zone desertiche di Hokitika – città nella regione West Coast dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda – con protagoniste femminili forti e complesse interpretate dalla Green e da Eve Hewson, star di The Knick nonché figlia di Bono.

Il progetto, composto da sei episodi che sono stati scritti dall’autrice del romanzo, racconta le avventure e i misteri ambientati in Nuova Zelanda nel 1865, quando nell’area arrivano numerosi cercatori d’oro. La storia viene descritta come un’epica storia d’amore, vendetta e violenza, in cui si seguono gli uomini e le donne che hanno viaggiato intorno al mondo per ottenere fortuna.

Al centro della storia ci sarà Anna Wetherell (Eve Hewson) che parte dalla Gran Bretagna per andare in Nuova Zelanda al fine di poter iniziare una nuova vita. Arrivata a destinazione incontra Emery Staines (Himesh Patel) situazione che fa emergere uno strano tipo di magia che nessuno riesce a spiegare. Anna deve però sopravvivere in quel mondo pericoloso dove c’è spazio per omicidi, ricatti, tradimento, avarizia, oro e false accuse, tutti elementi che potrebbero tenerla distante da Emery. I due innamorati inizieranno quindi a chiedersi: ‘Siamo noi gli artefici della nostra fortuna o quello che ci accade ci rende ciò che siamo?’ Nel cast principale figurano oltre a Eva Green nel ruolo di Lydia Wells anche Marton Csokas (Il Signore degli Anelli) nel ruolo di Francis Carver.

Alla Green è piaciuto molto interpretare questo ruolo. “C’è la grande corsa all’oro, ma è anche un mondo in cui gli uomini sono più numerosi delle donne e devi essere super forte proprio come una donna – e avere un coltello sotto la gonna e sperare per il meglio”, ha raccontato l’attrice a Deadline. La Hewson ha invece raccontato di aver apprezzato molto le richieste dinamiche per interpretare Wetherell. “Non mi diverto molto a interpretare la ragazza tutto il tempo. Vuoi fare quello che fanno i ragazzi. Soprattutto per questo show, è stato fisicamente molto impegnativo e molto eccitante”, ha spiegato.

La Nuova Zelanda è stata l’ultima frontiera della corsa all’oro per alcuni americani e Wells proviene da San Francisco, il che significa che la Green ha dovuto affinare il suo accento statunitense per il ruolo. “Avevo bisogno di entrare completamente in questo mondo e prendere un accento americano, il che non è stato così naturale per me. Lydia è piuttosto tranquilla e disinvolta”, ha spiegato.

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La Green ha inoltre aggiunto che il personaggio di Wells è diverso dal resto. “Trovo abbastanza difficile trovare ruoli buoni e le persone tendono a mettermi nella scatola oscura, o comunque troppo sofisticata, quindi è piuttosto difficile trovare buoni ruoli. È importante fare cose diverse”, ha aggiunto.

Infine la Hewson ha affermato l’importanza di The Luminaries – che è già stato presentato in anteprima su TVZN, l’emittente radiotelevisiva di Stato della Nuova Zelanda (deve ancora trovare una casa in America e anche nel nostro paese) – un progetto che, a detta dell’attrice, ha contribuito a dare vita a ruoli migliori per le donne. “Ci sono così tante parti per le donne che sono davvero buone, complesse e diverse”, ha spiegato. “Abbiamo ancora molta strada da fare, in termini di diversità, ruoli di genere e parità retributiva, ma tutto sta cambiando e anche abbastanza rapidamente. Mi sento molto fortunata a lavorare nell’era del Me Too.”

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