Ieri vi abbiamo mostrato il primo teaser trailer della sesta stagione di Game of Thrones, che sembra annunciare che sarà la frase valar morghulis a far da padrone nei nuovi episodi. Come sappiamo, le pareti del Tempio del Dio dai Mille Volti sono ‘tappezzate’ dai visi di tantissime persone, e tra essi ne abbiamo visti alcuni a noi molto noti. Ma cosa vorrà dire, davvero, tutto questo?

In un suo breve approfondimento THR ha spiegato quali sono i momenti chiave racchiusi nel teaser, sottolineando cosa potremmo aspettarci dai nuovi episodi. Ecco i punti più importanti:

La casa del Bianco e del Nero avrà un ruolo importante
Il fatto che il teaser sia stato interamente incentrato nel luogo in cui Arya Stark è in fase di training ci annuncia che ci sono grandi cose in serbo per lei.

Ned Stark
Sì, Ned è morto, ma ciò non vuol dire che non lo rivedremo più. Voci insistenti riportano che il personaggio apparirà nuovamente nella sesta stagione, e i poteri che sta sviluppando suo figlio Bran potrebbero avere un ruolo in tutto ciò, forse facendoci vedere nuovamente suo padre grazie a dei flashback.

Lady Stoneheart
Nel teaser abbiamo visto nuovamente anche Catelyn Stark, morta alle Nozze Rosse. Ma se lo show resterà fedele ai libri in merito a questo personaggio, dovremmo rivederlo come Lady Stoneheart, la versione zombie della donna. Il teaser, a questo punto, ci annuncia la possibile (e attesissima) entrata in scena di questo personaggio?

Jon Snow
Le scommesse su quale sia il vero destino riservato a Jon Snow rimangono più che aperte. Soprattutto perché il suo volto appare subito dopo quelli di diversi personaggi scomparsi ma un attimo prima di altri che – al momento – sono ancora in vita. Il che ci porta al punto successivo…

Nessuno sarà risparmiato
Quello che sembra davvero volerci dire il trailer, è che nessuno dei personaggi principali sarà protetto, e nessuno avrà garantita la sopravvivenza. Dopo quello di Jon Snow sul muro vediamo i volti di Tyrion, Daenery, Arya, Sansa, Cersei e Jamie. Quale sarà il prossimo di loro a cadere? Oppure dobbiamo iniziare a chiederci se, alla fine, cadranno tutti?