Si avvicina la trasmissione del terzo episodio dell’ottava stagione di Game of Thrones, e si avvicina quindi la battaglia di Grande Inverno contro gli Estranei. Si tratta di un evento molto importante per i fan della serie, e di una delle puntate più attese dell’intero show. Nel corso dei mesi sono giunte varie indiscrezioni sulla grande fatica produttiva richiesta per realizzare l’episodio, che durerà circa 80 minuti. Miguel Sapochnik, regista dell’episodio, ha parlato diffusamente della puntata in un’intervista. Ricordiamo che si tratta dello stesso regista di Hardhome e Battle of the Bastards.

Ecco cosa ha dichiarato:

Come punto di riferimento ho rivisto Le due Torri, perché l’assedio prevede una sequenza di quaranta minuti, ma in realtà ci sono tre diverse battaglie che si svolgono in tre diversi punti collegati tra di loro. Era lo scenario più grande a cui potessi pensare che si svolgesse anche contemporaneamente. Stavo cercando di capire quando lo spettatore si sarebbe stancato. Penso che abbiamo superato il problema. E l’unico modo per affrontarlo veramente era prendere ogni sequenza e chiedermi: “perché uno spettatore dovrebbe preoccuparsi di continuare a guardare?”

Ho capito che meno azione, meno combattimenti, possiamo avere in una sequenza, e meglio è. Giochiamo anche con i generi. C’è suspense e horror, azione e dramma e non ci blocchiamo mostrando uccisioni su uccisioni, perché finisce che lo spettatore si desensibilizza e non prova nulla.

Quindi, che tono avrà questa battaglia?

Questo è un survival horror. Avevo circa venti membri del cast e ognuno avrebbe desiderato che ogni scena fosse la propria. Questo era complicato perché ho capito che le migliori scene di battaglia sono quelle in cui c’è un forte punto di vista, e qui il punto di vista è oggettivo anche quando ti sposti dalla storia di un personaggio ad un’altra. Spostandosi da una parte all’altra, la prospettiva diventa per forza oggettiva, che tu lo voglia o no.

Sapochnik aveva chiesto di poter dirigere il terzo, quarto e quinto episodio dell’ultima stagione, ma anche per motivi logistici questo era impossibile. D’altra parte gli showrunner avevano bisogno espressamente di lui per il terzo e quinto episodio. Questo forse ci suggerisce che anche il penultimo episodio della serie conterrà un grande scontro.

Quello che mi piaceva davvero del terzo, quarto e quinto episodio è che sono come un unico blocco che ha un inizio, una metà e una fine. Provo ad affrontarli tutti come se fossero uno. Un po’ come nella sesta stagione, gli episodi 9 e 10 erano per me una cosa. Quindi sì, ne abbiamo parlato, ma grazie a Dio non è successo. Sarei morto adesso.

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Game of Thrones è ora in onda con la sua ultima stagione. Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: EW