Brian Cox, nella sua nuova autobiografia, ha svelato di aver rifiutato il ruolo di Re Robert Baratheon in Game of Thrones.

La star di Succession ha raccontato tra le pagine del suo libro Putting the Rabbit in the Hat il motivo per cui non ha partecipato allo show tratto dai romanzi di George R.R. Martin che è stato poi assegnato a Mark Addy.

David Benioff aveva avuto occasione di lavorare con l’attore in occasione del film La 25ª ora di cui era sceneggiatore e autore del romanzo alla base del progetto. Nell’autobiografia si sottolinea:

Spesso mi chiedono se mi fosse stato offerto un ruolo in Game of Thrones è la risposta è sì, avrei dovuto essere un re chiamato Robert Baratheon, che apparentemente viene ucciso da un cinghiale nella prima stagione. So davvero poco della serie, quindi non posso dire se fosse oppure no un personaggio importante, e non compierò una ricerca su Google nel caso lo fosse, perché ho rifiutato quella parte.

Cox ha raccontato:

Game of Thrones si è rivelato un enorme successo e, ovviamente, tutte le persone coinvolte hanno guadagnato una fortuna. Ma, quando in origine mi è stato offerto, la cifra che avrei guadagnato non era così grandiosa, se dobbiamo essere sinceri.

L’attore, inoltre, aveva scoperto che nei libri Robert Baratheon non è presente a lungo e non sarebbe stato coinvolto oltre la prima stagione. Brian ha quindi aggiunto:

In più mi avrebbero ucciso piuttosto presto, quindi non avrei avuto nessuno dei benefici degli effetti a lungo termine di una serie di successo, in cui il tuo salario aumenta con ogni stagione dopo la prima. Quindi ho rinunciato e Mark Addy è stato ucciso dal cinghiale al posto mio (Ho mentito. Ho cercato su Google).

Il protagonista di Succession ha inoltre ricordato che i produttori americani hanno sempre avuto la tendenza a trattare in modo diverso gli attori britannici rispetto agli americani e pagarli meno, mentre lui ha sempre seguito un approccio più simile agli agenti statunitensi:

In America non si preoccupano del punto di vista dell’altra persona. Proteggono semplicemente i loro clienti. I britannici, invece, dicono ‘Non possono realmente permettersi quella cifra, Brian, non hanno molto a disposizione. Pensi di poterlo fare per una cifra minore?’ Era una cosa che mi faceva uscire di testa. Rispondevo: ‘Non voglio sapere cosa accade agli altri, non mi interessano i loro problemi. Sono solo interessato a trovare l’accordo’, come agiscono gli agenti statunitensi. Anche se può sembrare una cosa simile ai mercenari è inoltre salutare perché non si perde tempo e tutti sanno la propria posizione.

Cox ha infine ribadito:

Con una serie come Game of Thrones c’è l’elemento del rischio. Potresti firmare per realizzare la serie e poi viene cancellata e non sai perché, visto che pensavi fosse grandiosa, ma ti trovi in quella situazione.

Che ne pensate? Vi dispiace che Brian Cox abbia rifiutato di recitare in Game of Thrones? Lasciate un commento!

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‘atFonte: GQ