L’attrice, intervistata da Insider, ha spiegato:
Quando è iniziato il movimento #MeToo è stato il momento in cui ho iniziato a riflettere e ha in un certo senso cambiato la prospettiva sulla mia intera carriera, non solo su Game of Thrones. A posteriori ho pensato ‘Perché in quella scena dovevo essere nuda? Perché era normale?’. Ho messo in discussione alcune cose e non l’ho fatto per incolpare qualcuno, ma semplicemente perché è il modo in cui ci siamo evoluti e per come il movimento ha avuto su di me delle conseguenze.
La situazione ha quindi spinto Carice a creare una casa di produzione il cui obiettivo è di proporre e realizzare delle storie raccontate dalla prospettiva femminile:
Sono diventata davvero consapevole dello sguardo maschile ed è per questo che, durante quel percorso, io e la mia amica regista Halina Reijn abbiamo realizzato Instinct. Lo abbiamo in un certo senso trasformato in un dogma che ribadisce che abbiamo chiuso con la nudità. Non abbiamo bisogno di mostrare scene di nudo per creare intimità, non abbiamo bisogno di vedere il seno.
L’interprete di Melisandre aveva spiegato che in passato aveva difeso le scene di nudo perché sosteneva fosse assurdo mostrare sullo schermo armi e violenza ma scandalizzarsi per la visione del corpo femminile, tuttavia ora pensa in modo diverso:
Mi sto confrontando con i miei sentimenti relativi a ‘è ciò che il pubblico vuole’ e al mio non sentirmi sicura di dire ‘Aspetta un minuto, perché dovrei farlo?’. Si tratta semplicemente del nostro comportamento condizionato in quanto donne e di non pensare a ciò che significa.
Che ne pensate delle dichiarazioni di Carice Van Houten sulle scene di nudo in Game of Thrones? Lasciate un commento!
Fonte: ComicBoook
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