L’aumento dei casi di COVID-19 a Los Angeles ha portato Sean Penn alla scelta di annunciare alla produzione di Gaslit, serie di cui è protagonista accanto a Julia Roberts, che non tornerà sul set fino a quando tutte le persone coinvolte nella produzione non saranno vaccinate.

L’organizzazione CORE, fondata dall’attore, ha inoltre offerto il proprio sostegno ai responsabili di NBCUniversal tagliando i costi della campagna. I produttori della miniserie targata Starz, le cui riprese sono in corso a Burbank, avevano resi obbligatori i vaccini per chi faceva parte della “Zona A”, ovvero i membri del cast e delle persone a stretto contatto con gli attori. Secondo Penn questa scelta sarebbe comunque inadeguata perché le persone che fanno parte degli altri gruppi hanno comunque numerose occasioni per contagiare o essere contagiati, spostandosi negli spazi comuni e interagendo con altre persone che stanno lavorando sul set. NBCUniversal, tuttavia, non avrebbe la possibilità dal punto di vista legale per imporre le vaccinazioni obbligatorie.

Sean Penn, secondo quanto riporta Deadline, ha ancora circa due settimane di lavoro e la sua decisione potrebbe ritardare di molti giorni la fine della produzione. La star, tramite CORE, negli ultimi mesi ha sostenuto la lotta contro il COVID-19 organizzando il più importante sistema di test nella città di Los Angeles. Penn non ha inoltre esitato a criticare duramente la gestione dell’ex presidente Donald Trump alla pandemia sostenendo che ha contribuito in maniera significativa ad aumentare la disinformazione e ad attaccare i tentativi di fare chiarezza e proporre soluzioni concrete per affrontare la pandemia.

La serie Gaslit è stata creata da Robbie Pickering e Sam Esamil e racconterà lo scandalo del Watergate da una prospettiva unica.

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Fonte: Deadline