Come è ormai noto, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che ha debuttato oggi su Prime Video, non è direttamente legata a uno specifico romanzo di Tolkien. Per questo, il team della serie ha potuto introdurre una gamma di personaggi diversi rispetto a quelli visti nei libri e nei film, come nani donne. Sfortunatamente, questo ha portato a delle critiche da parte di certi fan, che si sono lamentati del fatto che Gli anelli del potere metta in primo piano dei personaggi femminili, come la protagonista, l’elfa Galadriel. In un’intervista con Inverse, l’interprete del personaggio, Morfydd Clark, ha avuto modo di toccare l’argomento, prendendo una netta posizione:

[Tolkien] era una persona davvero complessa che ha scritto un mondo davvero complesso, e questa idea che chiunque possa sapere esattamente cosa avrebbe voluto o cosa gli sarebbe piaciuto è, a mio avviso, un’assurdità.

Gli anelli del potere si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, per portare gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

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FONTE: Inverse

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