Il 2021 si è chiuso con una grande notizia per WarnerMedia, la conglomerata di proprietà del gigante della telefonia AT&T: la piattaforma streaming HBO Max ha superato il numero di abbonati inizialmente previsto dall’azienda, un obiettivo raggiunto grazie a strategie molto aggressive che sono costate anche diverse critiche al CEO Jason Kilar.

HBO Max e il canale via cavo HBO hanno raggiunto, insieme, i 73.8 milioni di abbonati in tutto il mondo alla fine dell’anno, superando la proiezione di 70/73 milioni di abbonati. La cifra è stata diffusa prima di una conferenza stampa del CEO di AT&T John Stankey durante un evento organizzato da Citibank. Più avanti a gennaio, in occasione dell’annuncio dei dati trimestrali, verranno distribuiti i dati nazionali: nel corso del 2021, infatti, il servizio streaming è stato lanciato in altri 46 paesi oltre agli Stati Uniti e c’è curiosità circa la percentuale di abbonati dentro e fuori dagli USA.

Un inizio traballante

La piattaforma streaming HBO Max è stata lanciata a maggio del 2020 in piena pandemia, e ha dovuto affrontare numerosi intoppi, a partire dal prezzo considerato troppo elevato rispetto all’offerta, fino ad arrivare alla carenza di produzioni originali da offrire (dopo che la Warner Bros ha riorganizzato completamente il team). Alla fine del 2020 Jason Kilar ha annunciato una strategia molto aggressiva per affrontare la pandemia: a partire da Wonder Woman 1984, tutti i film della compagnia sarebbero usciti al cinema e in streaming su HBO Max (senza sovrapprezzi) in contemporanea, fino alla fine del 2021. La cosa ha causato moltissimi malumori tra i registi, i talent, le agenzie e le case di produzione coinvolte in questi film, costringendo la Warner a pagare milioni e milioni di dollari in bonus e accordi successivi per evitare cause. Nel frattempo, HBO Max ha lanciato una versione a prezzo ridotto ma supportata da spot pubblicitari. La diffusione della piattaforma streaming a livello internazionale è partita bene (in particolare in America Latina), ma fino alla fine del 2024 non potrà avvenire in paesi come il Regno Unito, l’Italia e la Germania, a causa di un precedente accordo pluriennale con Sky.

L’uscita dei film in contemporanea al cinema e su HBO Max ha causato malumori, certo, ma ha contribuito a riempire di contenuti esclusivi la piattaforma in attesa dell’uscita delle produzioni originali che sono arrivate alla fine dell’anno e che sembra abbiano dato una vera spinta agli abbonamenti: serie tv ma anche speciali come la Reunion di Friends e quella di Harry Potter (uscita a Capodanno).

Il futuro

Senza dubbio questa strategia aggressiva è servita a WarnerMedia per affrontare un 2021 colmo di incertezze e imporsi in un panorama sempre più competitivo di piattaforme streaming globali. Non va però dimenticato che uno dei principali problemi di HBO Max, e cioè il branding, andrà affrontato molto presto. Il nome della piattaforma è intimamente legato a quello del canale via cavo HBO, sebbene in realtà contenga i prodotti di tutta la galassia Warner. Questo è un problema non da poco, perché crea confusione con il canale via cavo nei paesi in cui è diffuso, mentre nei paesi in cui non è diffuso è indubbio che il brand Warner sia più forte di quello HBO. Inoltre HBO è un brand legato ai contenuti principalmente per adulti, mentre una piattaforma come HBO Max è volta a tutte le fasce d’età, ovviamente. La questione verrà senza dubbio affrontata nel corso del 2022, quando WarnerMedia verrà ceduta da AT&T a Discovery, diventando Warner Discovery. Questo permetterà una maggiore integrazione e un lancio più capillare in giro per il mondo. Non è ancora chiaro se le piattaforme delle rispettive aziende (HBO Max e Discovery+, che peraltro in Italia già c’è) verranno fuse, è improbabile, ma è possibile che vi sia un rebranding. Detto questo il 2021 è stato un anno di scommesse vinte, e in un’epoca di grandi incertezze è già un’ottima notizia.

Fonte: Deadline