Hill House ha debuttato alcune settimane fa su Netflix, e da allora si è discusso soprattutto della sesta puntata dello show. Qui Mike Flanagan e il resto della crew hanno messo in piedi un episodio davvero complesso dal punto di vista realizzativo, che gioca molto con i piani sequenza. Recentemente abbiamo segnalato una featurette dedicata alla puntata, ma adesso è il regista, su Twitter, a svelare una serie di dettagli.

Riportiamo di seguito il contenuto saliente delle sue dichiarazioni:

  • L’episodio sei, con la sua struttura, era presente fin dalla prima stesura dello show.
  • Molti movimenti di camera erano inclusi nella sceneggiatura, che quindi risultava molto complessa da leggere.
  • I set di Hill House e del funerale di Shirley sono stati immaginati avendo in mente il sesto episodio, e sono stati costruiti su set vicini per rendere possibili gli spostamenti dei personaggi, di Hugh in questo caso.
  • Sono stati anche creati angoli nascosti per la crew e gli strumenti, e c’era anche un ascensore per portare un cameraman da un piano all’altro.
  • L’episodio è composto da cinque lunghe scene, di cui tre alla camera funebre e due a Hill House. Quando si girava in uno, nell’altro si lavorava per sistemare le luci, e quindi si faceva a cambio.
  • Sono stati usati effetti speciali per la pioggia, anche se lo studio inizialmente voleva tagliare la tempesta dalla puntata per ridurre i costi.
  • Il primo giorno all’intero cast è stato mostrato l’episodio, ricostruito tramite un secondo team.
  • Le riprese sono iniziate il 6 aprile 2018.
  • Il primo segmento coinvolgeva i giovani attori, costretti a nascondersi negli angoli in modo da correre nell’inquadratura durante un movimento a 360° per sostituire le loro controparti adulte.
  • Nella bara si è dovuto sostituire velocemente un pupazzo di Victoria Pedretti e aiutare la giovane Violet McGraw ad entrare.
  • La durata delle scene: 14.19, 7.25, 17.19, 6.13 e 5.31
  • Tra le difficoltà maggiori la necessità di sincronizzare la donna con il collo spezzato con i lampi.
  • Il terzo segmento è stato il più difficile, il più lungo e quello che ha richiesto grande coinvolgimento emotivo da parte degli attori. Il dolly ha dato gravi problemi, e i tecnici avevano detto a Flanagan che ci sarebbe stata la possibilità di usarlo solo un’ultima volta, e senza un dolly di riserva. Il regista non ha detto nulla agli attori, ma li ha solo incoraggiati dicendo di “sentirsi molto fiducioso”. La sequenza è stata quindi girata.
  • Il quarto segmento è stato il più difficile da un punto di vista tecnico, tra finestre rotte, ascensori e molti cambi in scena. Particolarmente difficile trasportare Carla Gugino da un posto all’altro. In alcuni casi si è utilizzata un’immagine, mentre in altri ha utilizzato un passaggio per la crew.


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Fonte: SF

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