In un lungo speciale pubblicato da VFXVoice, in vista dell’ormai imminente lancio del primo trailer, scopriamo numerosi dettagli sull’enorme impegno della casa di produzione di effetti visivi Framestore nella realizzazione della terza e ultima stagione di His Dark Materials. E si parla, per la prima volta, anche dei Mulefa!

Ma andiamo con ordine. Framestore ha prodotto quasi 2,000 inquadrature con effetti visivi per la terza stagione: più della stagione 2 poco più della stagione 1. Ma si tratta di effetti molto più complessi:

La terza stagione si spinge molto più nel fantasy rispetto alla seconda. Ci sono alcuni nuovi mondi, come quello in cui Lord Asriel (James McAvoy) ha basato il suo grande accampamento militare. C’è il mondo della morte, ovvero il Purgatorio. Poi ci sono i sobborghi del mondo della morte, che sono un altro luogo. Poi abbiamo la Montagna Annuvolata, detta anche Cocchio: un edificio metafisico che esiste all’interno di una nuvola, dove vive la versione narrativa di un falso dio, l’Autorità. Poi c’è questa battaglia colossale tra angeli e streghe nell’accampamento di Asriel, che fa da sfondo a un’altra storia nella quale i ragazzi, Asriel e la signora Coulter concludono la loro avventura. C’è anche un mondo idealizzato simile all’Eden, dove iniziamo a vedere le ramificazioni di ciò che di brutto sta accadendo negli altri mondi. In questo mondo ci sono alberi alti come grattacieli e una specie di animali senzienti chiamati Mulefa. I Mulefa sono particolarmente complicati, perché il modo in cui sono descritti nel libro li rende un incubo a livello di effetti visivi! E poi ci sono i soliti daimon, Iorek Byrnison, la scimmia e tutte le varie interazioni…

E proprio i Mulefa hanno rappresentato la sfida più grande, come racconta il supervisore ai VFX Russell Dodgson:

Ci sono nuove creature, e le più complesse da progettare, creare e realizzare sono stati i Mulefa. Quando lo scenografo Joel Collins mi ha mostrato i suoi disegni ero felice, perché era riuscito a trovare una giusta via di mezzo tra il loro essere completamente alieni e qualcosa di più realistico su cui potessimo lavorare, utilizzando la familiarità del linguaggio del corpo per aiutarci a trasmettere l’emozioni. Abbiamo trovato uno zoologo biologico molto esperto in creature preistoriche e in grandi mammiferi: ha studiato lui il tipo di movimenti che era possibile far compiere, a livello muscolare e di giunture, ai Mulefa. Come se lo scheletro di diamante non bastasse, i Mulefa si muovono utilizzando come ruote i semi dei giganteschi alberi del loro mondo, li rompono e nuovi alberi nascono, e questa connessione conferisce loro coscienza. Abbiamo dovuto pensare a come fa un quadrupede a muoversi su delle ruote: abbiamo studiato come fanno gli umani e come gli animali, quando corrono velocemente, cambiano allineamento delle zampe. Abbiamo studiato come le mani tengono dei grandi semi che possono diventare delle ruote, come si bilanciano e come usano le gambe come sospensioni…

Nella stagione vedremo anche i piccoli Gallivespiani volanti:

In questo caso la soluzione per farli funzionare è stata dividere i compiti tra effetti visivi, movimenti di macchina, costumi e makeup. Abbiamo deciso di affidarci a pelli usate che hanno, nel loro dettaglio, delle qualità frattali. Abbiamo trovato un modo comodo per ridurre il dettaglio dei volti e dei capelli, e per quanto riguarda le riprese abbiamo scelto di non realizzare inquadrature che non potessimo girare con le lenti già a nostra disposizione.

Ovviamente ci saranno anche gli Angeli, le uniche “nuove creature” delle quali abbiamo già visto delle immagini:

Ci diciamo sempre: la teoria dietro ai disegni dei bambini di una strega è che potrebbe essere il vero aspetto di una strega. E se anche non lo capiamo, è così che potremmo interpretarla. Con gli angeli è lo stesso. Abbiamo deciso di ingaggiare degli attori anziché realizzarli interamente in animazione. C’è l’angelo in versione umana, in versione metà umana e metà angelo, e in versione totalmente angelica con le ali ed effetti visivi.

Infine ci sono le Arpie, le guardie della “prigione” del mondo della morte:

Ciò che le Arpie desiderano di più è ascoltare le storie delle persone, le fa sentire vive. Ecco quindi che abbiamo dato loro degli occhi pieni di cataratte, quasi ciechi, che le costringessero ad ascoltare. Quando si muovono in giro, cercano di vedere ma soprattutto di ascoltare. Le Arpie sono alte quasi tre metri, ma quando sono ingobbite sono alte un metro e ottanta, sono queste creature a metà tra uccelli, ratti e tartarughe. La mia missione era terrorizzare il pubblico realizzando delle creature disgustose per le quali, però, provare anche un po’ pena.

In attesa del trailer, ecco alcune immagini presenti nello speciale:

his dark materials 3
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Otto gli episodi in cui sarà divisa la stagione, in arrivo il 5 dicembre (in Italia su Sky e in streaming su NOW): la regia dei primi due episodi sarà di Amit Gupta, mentre Charles Martin e Weronika Tofilska si occuperanno degli altri sei.

Trovate tutte le informazioni su His Dark Materials nella nostra scheda.