Alcuni tra i lettori che hanno vissuto infanzia e adolescenza negli anni ’90 ricorderanno, forse, I racconti della cripta, trasmessa tra il 1989 e il 1996 dalla HBO, ispirata ai fumetti della EC Comics. Arrivata in Italia in VHS e successivamente trasmessa da Canale 5, la serie tv era una bizzarra antologia horror in cui ogni episodio narrava una storia a sé stante.

Recentemente, la TNT aveva mostrato interesse in un revival dello show, curato da M. Night Shyamalan (coinvolto dalla rete per curare un prodotto seriale horror da definire). Tuttavia, il progetto ha incontrato numerosi ostacoli di natura legale, relativi soprattutto alla detenzione dei diritti sul materiale originale. Il presidente della TNT, Kevin Reilly, si è in passato pronunciato in questi termini sull’argomento:

I diritti legati al materiale originale sono una questione complicata. La TNT e altri soggetti hanno ricercato una soluzione per più di un anno, ottenendo progressi significativi. Non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente questo prestigioso franchise, una volta che il processo di liquidazione dei diritti sarà completamente risolto.

Purtroppo, gli aggiornamenti più recenti non sembrano deporre a favore di una prossima realizzazione della serie; a sentire le parole di Reilly, “è stato davvero divertente con gli avvocati, proprio uno spasso,” ed è facile leggere il sarcasmo dietro questa dichiarazione. Definendo l’intero processo “un incubo”, il presidente ha infatti rivelato che la proprietà dei diritti di I racconti della cripta segue uno schema assai complicato.

Non lo sapevamo dall’inizio, o non avremmo fatto annunci e non ne avremmo fatto una questione così importante. Ma in effetti c’erano dei diritti. È tra le più complicate strutture di diritti – se non la più complicata in assoluto – che ho mai visto nella mia carriera, e non avevamo idea di ciò in cui ci stavamo lanciando. È diventato un incubo. Quindi abbiamo detto, “bene così”. Se e quando questa situazione si risolverà, ci rivedremo.

Benché il reboot della serie sembri, a questo punto, molto lontano da una concretizzazione, la speranza è che un qualunque progetto a tinte horror curato da Shyamalan trovi la via per una rapida realizzazione, in attesa che le beghe legali arrivino alla completa risoluzione.

Fonte: Collider