Jeffrey Katzenberg, durante un panel organizzato nell’ambito della sesta edizione di SeriesFest che in questo 2020 si sta svolgendo in modo virtuale, ha parlato delle sue speranze per il futuro di Quibi rispondendo alle domande di Mike Fries, amministratore delegato di Liberty Global.
Il fondatore della nuova piattaforma di streaming ha inizialmente parlato dell’attuale situazione delle produzioni cinematografiche e televisive sottolineando che sarà davvero complicato, per quanto riguarda tutti i progetti non di genere documentario o reality, un totale ritorno alla normalità prima della possibilità di avere un vaccino, rendendo necessario pensare attualmente a un modo per permettere agli attori di recitare senza dover rimanere distanti, ipotizzando quindi un periodo da far trascorrere al cast e alla troupe in isolamento prima e durante le riprese, perché la possibilità di suscitare emozioni negli spettatori è legata in parte anche alla prossimità, al contatto fisico tra gli interpreti.

Per quanto riguarda il futuro di Quibi, Katzenberg ha sottolineato:

Sono ancora piuttosto ottimista per quanto riguarda la possibilità che possa funzionare.

Il creatore del servizio ha ricordato che le persone, probabilmente a partire dal mese di luglio, ritorneranno a compiere le attività normali:

La differenza è che dovremo aspettare in coda per molte più cose rispetto a prima. Staremo molto in attesa e spero che Quibi possa tenervi compagnia intrattenendo.

Il manager ha infatti ribadito che considera la pandemia come il più grande ostacolo affrontato da Quibi, che non sta ottenendo attualmente i risultati sperati:

Nello stesso momento in cui il mondo si è fermato c’è stato il nostro debutto. Siamo andati a sbattere contro un muro di cemento.

Katzenberg ha sottolineato che la piattaforma non vuole fare concorrenza ad altre realtà come Netflix o Disney+:

Sono in competizione per conquistare il vostro tempo trascorso in salotto mentre guardate dei contenuti ideati per avere una lunga durata. Noi proponiamo qualcosa di diverso e vi vogliamo interessare dalle 7 di mattina alle 7 di sera.

Il fondatore del nuovo servizio ha voluto esprimere inoltre un po’ di ottimismo sostenendo che l’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha dato vita quasi a un test “beta” per Quibi, potendo quindi capire cosa stanno apprezzando gli utenti e cosa invece non funziona:

In nove settimane abbiamo vissto così tanti aspetti legati al contenuto, cosa sta funzionando, cosa attira maggiormente, quali sono i nostri punti deboli. Tutto sta venendo considerato per poter cambiare alcuni aspetti. Stiamo raddoppiando gli sforzi su quello che sta funzionando meglio e lasciando da parte ciò che non ottiene i risultati sperati.

Attualmente la piattaforma ha circa 75 show suddivisi in contenuti della durata di 6-10 minuti definiti “quick bites” e Katzenberg ha sottolineato che stanno ricevendo ogni settimana dozzine di proposte legate a nuovi progetti.

Che ne pensate dell’ottimismo di Jeffrey Katzenberg nei confronti del futuro di Quibi? Lasciate un commento!