John Stamos ha presentato alla stampa la serie Cambio di direzione, che ha debuttato il 16 aprile su Disney+, occasione che gli ha permesso di compiere anche un piccolo bilancio della propria carriera, che comprende successi teatrali e televisivi come E.R., e parlare del modo in cui è cambiata negli ultimi anni la sua vita dopo la nascita del figlio Billy.

L’attore ha sottolineato:

Il tempo scorre così velocemente e ho avuto una carriera stabile che mi ha pemesso di rimanere distante dall’attenzione mediatica per la maggior parte del tempo, tenere la testa bassa e continuare a lavorare. Ho amato recitare in E.R., è stato uno dei momenti migliori della mia carriera. Penso fosse uno show gestisto in modo così fantastico con degli incredibili attori, produttori e sceneggiatori.

John ha quindi spiegato come si è avvicinato al mondo del teatro:

Dopo le soap ho lavorato con Jack Klugman ed è diventato un mio mentore, è stato il primo a prendermi sotto la sua ala protettrice. E mi parlava sempre del teatro e ho seguito i suoi consigli. Poi ho recitato in Gli amici di papà ed è stata un’esperienza bellissima, ma dovevo dimostrare alle persone che sapevo fare di più. E ho chiamato Jack e gli ho chiesto ‘Cosa devo fare?’. E mi ha risposto ‘Lavora per il teatro! Va a teatro!’. Ho ammesso ‘Non è così facile, Jack’. Ma sono andato a New York ed ero giovane, e ho fatto un’audizione per sostituire Matthew Broderick, che aveva appena vinto un Tony Award, in Come fare carriera senza lavorare. Non avevo mai avuto molte esperienze a teatro. Non sono un grande cantante, e nemmeno un bravo ballerino. E ho pensato ‘Se prendo un po’ di lezioni e mi impegno davvero duramente posso farcela, posso interpretare questa parte’. E con quell’approccio sono andato e ho fatto l’audizione, ottenendo la parte. E un paio di settimane dopo ero su un palco di Broadway. E poi ho continuato: ho recitato in Cabaret, Nine, in Ciao, ciao Birdie. Credo siano stati dei momenti fantastici della mia carriera.

Stamos non ha però nascosto l’importanza delle difficoltà affrontate nel corso della sua lunga carriera:

Ci sono stati dei momenti difficili. Le recensioni di Ciao, ciao Birdie non sono state particolarmente positive. In Nine ho sostituito Antonio Banderas e non riuscivo a interpretare nel migliore dei modi Guido Contini. Avevo 40 anni e troppe esperienze, lo show non funzionava con me nel ruolo ed è stato difficile perché si è arrivati alla chiusura dello show. Ma ho imparato e ho appreso di più da quelle situazioni rispetto ad alcuni dei successi. Ho recitato con James Earl Jones in L’amaro sapore del potere e lui è, senza alcun dubbio, uno dei più grandi attori americani. E ho avuto nel corso degli anni dei fallimenti, ci sono stati degli show che non sono andati oltre la prima stagione come accaduto a Grandfathered che pensavo fosse davvero buono, ma non ha avuto successo. Ma devi andare avanti e rialzarti. Cambio di direzione mi sembra lo show giusto, penso di essere stato fortunato.

La nascita del figlio Billy lo ha inoltre aiutato a capire quali sono gli aspetti più importanti della vita:

Diventare padre mi ha fatto capire che non sono immortale e devo fare il più possibile mentre sono su questa Terra per lasciare qualcosa, per permettere a mio figlio di essere migliore rispetto a me. Ho sempre avuto intorno a me dei bambini e ragazzini, ho molti nipoti e ho recitato in serie televisive con interpreti molto giovani. Non vedevo l’ora di avere figli, era il mio sogno più grande. Ora mi sono reso conto che essere genitori è molto più difficile rispetto a quanto potessi mai immaginare e ho capito perché ci sono così tante persone con molti problemi perché richiede davvero molto crescere un figlio se vuoi essere un buon genitore. Ci vogliono tempo a disposizione, pazienza, buonsenso, comprensione e soldi. Ci vuole davvero tanto. Mia moglie fa il 90% del lavoro, lo devo ammettere, ma si tratta di questo piccolo essere umano che sta iniziando a diventare una persona. Si tratta di qualcosa di affascinante da vedere e insieme a mia moglie cerchiamo di essere dei bravi genitori, ma ci sono delle giornate in cui è difficile ed è normale che sia così. Ma non mi sarei mai sentito mai del tutto felice o completo senza avere un figlio e stiamo cercando di averne un altro perché siamo fortunati nell’avere le risorse e abbastanza amore da poter avere una famiglia numerosa.

John Stamos ha infine ironizzato sulla sua apparente capacità di apparire sempre giovane:

Il mio segreto per non invecchiare? Bevo il sangue di Rob Lowe quando posso! Sì, quello mi mantiene giovane. Non lo so. Ho incontrato un amico recentemente e mi ha detto ‘Ora che hai un figlio sembrerai vecchio, i figli ti fanno invecchiare’. Ed è in un certo senso vero, ma penso sia una questione di genetica e legata al fatto che mi prendo cura di me stesso anche se non uso creme o cose di quel tipo. Ti guardi intorno e vedi questi giovani, cerchi in un certo senso di catturare un po’ della loro esuberanza nei confronti della vita. Ed è tutto quello che serve.

Che ne pensate? Avevate apprezzato John Stamos nella serie E.R.?