Settimana scorsa vi avevamo riportato un’intervista a Jonathan Nolan e il cast di Person of Interest, la nuova serie della CBS che vede un’ex agente della CIA collaborare con un miliardario per fermare il crimine: nel pilot, Finch (Michael Emerson) spiega di aver inventanto un programma in grado di prevenire i crimini, sfruttando le informazioni provenienti da conversazioni telefoniche, email, il Social Security Number, telecamere disseminate per la città…

Jim-Caviezel-of-Person-of-Interest_gallery_primary_595Matt Webb Mitovich di TvLine ha intervistato Nolan, dicendo che, secondo lui, sarebbe meglio non mostrare troppo il funzionamento dell meccanismo oltre il pilot: “credo che rimarrai deluso,” ha risposto Nolan. “Seguendo le regole di J.J. Abrams, lo faremo un passo alla volta. Sono molto interessato alle macchine, il loro principio, come Mr. Finch li abbia assemblate… andremo avanti ed esploreremo più cose. Ci porta ad alcune domande dello show che mi affascinano.”

Nolan ha anche fatto un esempio concreto per dimostrare che Person of Interest non è troppo lontano dalla nostra realtà.

“Tutti abbiamo un dispositivo, nelle nostre tasche, che la polizia usa, più di ogni altra cosa, per determinare ciò che è accaduto quando succede qualcosa — il nostro cellulare. I telefonini sono come un microfono aperto per i governi, qualora dovessero scegliere di farne uso, sono dei localizzatori di posizione… Siamo sull’orlo di questa voragine per vedere cosa accade quando cominci a sfruttare tutte quelle informazioni. Motivo per cui Person of Interest non è propriamente uno show di finzione; è scienza attuale.”

Nolan ha comunque assicurato che l’esplorazione del modus operandi di questa macchina sofisticata non toglierà spazio all’azione o ai rapporti staordinari e profondi tra personaggi.

Negli Stati Uniti, Person of Interest andrà in onda a partire dal 22 settembre.

Fonte: TvLine