La straordinaria tecnologia con cui è stato realizzato The Mandalorian, chiamata StageCraft, si sta rivelando molto utile anche in questo periodo di pandemia, in quanto permette di realizzare molte scene in teatro di posa, e quindi in un ambiente controllato, senza spostare centinaia di persone da una location all’altra. StageCraft è un servizio di virtual production che utilizza immagini ad altissima risoluzione proiettate su schermi LED montati in modo da ricoprire una parte o l’intero teatro di posa. Le immagini si muovono in real time con la cinepresa, assecondando l’inquadratura e rispettando l’angolo di spostamento, creando quindi l’impressione di essere su una location sebbene ci si trovi in studio.

Una vera rivoluzione che ha un impatto anche sull’illuminazione (in parte rimpiazzata dalla luce ambientale creata dai led), e che la Lucasfilm ha deciso di cavalcare dopo aver girato in questo modo oltre metà della prima stagione di The Mandalorian e ancora di più nella stagione successiva. In occasione dell’Investor Day della Disney, infatti, Kathleen Kennedy ha annunciato che l’azienda è al lavoro sulla costruzione di tre nuovi studi StageCraft. Uno è in allestimento a Los Angeles, in aggiunta a quello già esistense, mentre gli altri due verranno costruiti ex novo a Londra e in Australia:

Mi è già capitato, nella mia carriera, di assistere alla nascita di una tecnologia rivoluzionaria. Sono momenti in cui un nuovo modo di creare audiovisivi ha cambiato il modo in cui raccontiamo le storie, per sempre. Uno di questi momenti è stato lavorare con Jon Favreau per creare il mondo di The Mandalorian con la nostra tecnologia StageCraft. Questo nuovo processo collaborativo unisce artisti e troupe in un rapporto creativo che unisce pre-produzione, produzione e post-produzione. Tutto è sincronizzato per preservare la cultura cinematica intorno a un’unica visione artistica. Eliminando viaggi non necessari e proponendo un ambiente più controllato con set ed effetti speciali che compaiono direttamente nella cinepresa, gli attori si ritrovano immersi negli ambienti reali senza doverli immaginare. Ironicamente, poi, l’efficienza di StageCraft ci ha permesso di continuare a lavorare durante la pandemia.

Sappiamo che lo StageCraft di Londra verrà utilizzato per Obi-Wan Kenobi e verosimilmente anche per Andor. In Australia, invece, verrà girato Thor: Love and Thunder, che sappiamo sfrutterà la stessa tecnologia.