Lancio un po’ sotto tono per Quibi: nelle prime 24 ore l’app della piattaforma che propone “Quick Bites” (piccoli morsi) di contenuti originali audiovisivi è stata scaricata solo 300,000 volte (secondo le stime di Sensor Tower, via TheWrap). Martedì sera era la quarta app più scaricata su Apple Store in USA e la settima in Canada, mentre su Google Play era l’81esima negli USA e la 96esima in Canada.

Si tratta di un numero molto lontano dagli oltre 4 milioni di donwload di Disney+ qualche mese fa, anche se va detto che Quibi è un brand completamente nuovo che si affaccia sul mercato nel pieno della streaming war e, soprattutto, di una pandemia globale che ha limitato la portata del lancio a livello di comunicazione (in sostanza ridotto a una serie di videoconferenze di Jeffrey Katzenberg). L’idea di Quibi è di essere la prima piattaforma streaming a proporre contenuti studiati appositamente per la visione su mobile (in verticale o orizzontale), e in movimento (con una durata massima di 10 minuti a episodio), quindi in un momento storico in cui i consumatori sono chiusi in casa è comprensibile che non vi sia lo stesso tipo di interesse per un app pensata per l’utilizzo, per esempio, sui mezzi di trasporto.

Ricordiamo che Quibi è disponibile anche in Italia (ma in inglese senza sottotitoli), che sarà gratuita per i primi 90 giorni e poi avvierà due profili: uno da 4.99 dollari al mese con pubblicità e uno a 7.99 dollari al mese senza pubblicità. Nel corso delle prime due settimane verranno lanciate 50 tra serie, programmi d’intrattenimento e programmi d’informazione, con il coinvolgimento di talent come Steven Spielberg, Jennifer Lopez, LeBron James, Will Smith, Reese Witherspoon, e Kendall e Kris Jenner.