Qualche settimana fa ha fatto molto discutere la decisione della produttrice Marta Kauffman di donare 4 milioni di dollari per stabilire una cattedra presso il Dipartimento di Studi Africani e Afroamericani alla Brandeis University, sostenendo di essere dispiaciuta per non essersi accorta per anni del razzismo sistemico della serie. Nei giorni successivi, ha parlato anche di un altro rimorso, e cioè l’uso del pronome “lui” per riferirsi alla madre transgender di Chandler (Kathleen Turner).

Parlando con The Daily Beast, l’attrice Lisa Kudrow (che nella sitcom interpreta Phoebe) ha detto la sua opinione circa le accuse di mancanza di diversità nella serie. Lo ha fatto a partire da una discussione sull’opportunità o meno di realizzare un film di Friends:

Immagino che ti abbiano proposto un film di Friends varie volte negli anni.

Friends? Mai! Marta (Kaufmann) e David (Crane) saranno stati contattati, ma nessuno di noi penserebbe neanche lontanamente di ragionarci se non fosseri coinvolti loro. Ma ci hanno sempre detto: “No, no. Quel che è fatto è fatto. È tutto quello che avevamo per voi”.

È interessante, perché Friends è stato un grande successo e ci sono stati, per esempio, due film di Sex and the City.

Sì, ma è diverso. Quella era una serie single-camera, aveva già un taglio cinematografico. La nostra serie era una sitcom, c’era un’energia diversa. Penso che se ci fosse qualcosa di simile, se Marta e David accettassero mai di fare una cosa così, servirebbe un nuovo cast, con attori di quell’età. Perché penso che servirebbe qualcosa di più attuale – e in grado di rappresentare in maniera più diversificata. Non sarebbe una cattiva idea…

So che Marta recentemente ha fatto parlare di sé donando 4 milioni di dollari per via della mancanza di diversità nella serie. Come ti senti riguardo a questo tema?

Beh, penso che fosse una serie creata da due persone che hanno studiato alla Brandeis University e hanno scritto della loro vita al college. E nelle serie, soprattutto quando si tratta di una comedy incentrata sui rapporti tra i personaggi, è importante scrivere ciò che si conosce. Non erano tenuti a scrivere storie sull’esperienza di persone di colore. Penso che all’epoca, il vero problema che vedevo io era “Dov’è l’apprendistato?”

Va ricordato che la serie tra due anni compirà 30 anni (la NBC mandò in onda il primo episodio nel 1994), e che in questi anni molto è cambiato sia nella percezione che nella sensibilità verso certi temi. È stato col passare degli anni che l’industria cinematografica e televisiva è diventata più inclusiva, e proprio serie enormemente popolari come Friends sono state utili a normalizzare al grande pubblico certe tematiche proponendo per esempio coppie lesbiche, l’inseminazione artificiale e altro ancora. Ci sono ovviamente aspetti che, visti con gli occhi di oggi, appaiono controversi, e senza dubbio la discussione è utile per trovare delle chiavi di lettura e non cadere nel facile tranello di limitarsi a interpretare un’opera del passato senza pensare al contesto in cui è stata realizzata.

Potete rimanere aggiornati sulla serie Friends grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.