La WarnerMedia sta conducendo un’indagine interna per verificare le condizioni sul posto di lavoro dello show di Ellen DeGeneres. L’indagine è stata notificata la scorsa settimana allo staff, confermando che la Warner Bros si sta avvalendo di una parte terza per condurre interviste sulle esperienze sul set. L’indagine arriva alla luce di alcuni report recenti che, da aprile, hanno denunciato situazioni di razzismo, intimidazioni e trattamento non adeguato dei dipendenti nel periodo del lockdown.

In particolare, Buzzfeed ha pubblicato un report nel quale veniva descritto un ambiente in cui erano diffusi comportamenti razzisti, microaggressioni, battute a sfondo razzista. Sul momento, i produttori dello show avevano diffuso una nota congiunta nella quale si assumevano la responsabilità di quanto accaduto e assicuravano di volersi impegnare per migliorare l’ambiente.

Ad aprile, Variety aveva reso nota la situazione della crew del programma, a cui era stato detto di aspettarsi una riduzione degli stipendi durante il lockdown, nonostante la prosecuzione dei lavori da casa. Oltre 30 persone non avrebbero infatti ricevuto per oltre un mese alcuna comunicazione scritta riguardante i propri orari di lavoro, la paga o domande relative alla propria salute fisica e mentale, e avevano inoltre scoperto che era stato affidato a una società esperta in tecnologia e non iscritta al sindacato l’incarico di occuparsi le riprese delle puntate attualmente in onda dalla casa di Ellen DeGeneres. La produzione aveva successivamente risposto annunciando una riduzione del salario pari a circa il 60% nonostante lo show sia ancora in onda. Comunque, in questo caso la riduzione dei compensi non si è verificata. Un portavoce della Warner si era scusato per la scarsa comunicazione, citando comunque il clima di difficoltà.

Quanto all’indagine attuale, tanto i portavoce della Warner quanto di Ellen Degeneres non hanno al momento rilasciato un commento ufficiale sulla faccenda.

Fonte: Variety