Anzi, a dire il vero, sembra quasi che fosse tutto già scritto nelle stelle fin dall’inizio. L’odiosa Gloria si è conquistata un posto in finale insieme a Valerio (e anche qui fin da subito avevano già pronosticato che uno dei due giovanissimi concorrenti potesse essere un papabile vincitore) e ad una inaspettata Cristina, che ha atteso la penultima puntata per tirare fuori grinta e carattere. Eppure ieri sera le cose erano cominciate in una maniera differente, tanto che era plausibile credere che tutto fosse ancora possibile.
Sensazionale la doppietta di Margherita che ha vinto sia la Mistery Box che l’Invention Test, due prove non facili, che richiedevano creatività, intuito e abilità da cuochi navigati. E ci sembrava già di scorgere uno spiraglio di possibilità di mandare finalmente a casa Gloria, ma la perfida savonese ha poi rimontato, non per merito suo ma per incomprensibile benevolenza da parte dei giudici. Come abbiamo detto, Margherita ha vinto la Mistery Box preparando un piatto d’effetto e di gusto con dieci ingredienti selezionati da sua sorella. I quattro concorrenti rimasti in gara, Margherita, Gloria, Cristina e Valerio hanno dovuto improvvisare una ricetta con un cestino della spesa preparato da un loro famigliare che ha pescato più o meno a caso nel proprio frigo, proprio come si fa quando si arriva a casa e si cerca di rimediare per cena qualcosa con quello che è rimasto a disposizione. Parenti serpenti in alcuni casi si potrebbe dire, visto gli ingredienti e le combinazioni scelte da alcuni, o più probabilmente, parenti inesperti. Incapace il marito di Cristina, burlone in fratello di Valerio e imbranato Filippo, fidanzato di Gloria, che le ha fornito ingredienti con cui si poteva giusto preparare un aperitivo veloce – e supponiamo che lo sventurato verrà duramente punito, a tempo debito, dalla sua dolce metà per l’incauta selezione. Perché Gloria, lamentandosi del fatto che il proprio compagno le avesse mandato solo ingredienti grassi e poco gestibili tra loro ha più volte ribadito che lui dovrebbe mettersi a dieta, che a lei non piacciono gli uomini con la pancetta (e lo dice davanti a Cannavacciuolo). Insomma anche in casa dev’essere proprio una ragazza piacevole e di buon carattere. E così Margherita, invece, zitta zitta, pur avendo un cestino con vari tipi di carne trita e poco altro, tira fuori un polpettone che poteva rivelarsi, anche per forma, il vero mappazzone di questa stagione, e invece conquista a pieni voti il palato dei giudici guadagnandosi il passaggio diretto in dispensa per vedere che sorprese nasconde il nuovo Invention Test.
Si scoprono quattro cloche con altrettanti ingredienti non di utilizzo comune ma che non è impossibile che dei cuochi amatoriali abbiano cucinato almeno una volta nella vita. Margherita ha un triplo vantaggio: può decidere cosa tenere per sé, abbinare i restanti tre prodotti a ciascuno dei suoi compagni e indicare anche il tempo che ognuno ha per cucinare un piatto.
Come prevedibile, per sé sceglie un trancio di tonno con midollo, l’unico pesce a disposizione, anzi paesciae, come dice lei (e per la sua parlata dalle vocali molto larghe viene più volte presa in giro nel corso della serata da Bastianich e da Cracco, che la imitano facendole il verso). A Valerio affida un piccione, a Cristina un cuore di vitello e alla sua amichetta Gloria, pensando di farle cosa gradita, dona lumache di terra. Naturalmente l’incontentabile Gloria non è contenta, non voleva le lumache perché preferiva la nobile carne di piccione e non perde occasione di farlo notare a Margherita che ci rimane malissimo, convinta invece di avere avvantaggiato la compagna. Anche stavolta non si capisce perché abbiano tutti un occhio di riguardo per la vipera, al punto che Cannavacciuolo, per aiutarla, le elenca anche vari ingredienti con cui può vincere la sfida. Alla fine Margherita e Cristina presentano ai giudici due piatti strepitosi, ed è il tonno con la caponata della nonna pare essere irresistibile – così la piccola palermitana vince a mani basse anche la seconda prova della sera. Il piccione in agrodolce di Valerio e le lumache in zuppa di pane di Gloria sono giudicati piatti non buoni, uno dei due ragazzi dovrebbe lasciare, come è prassi, la cucina di Masterchef, ma i giudici affidano ai due sfidanti l’ardua scelta dicendo che, guardandosi negli occhi ed in tutta onestà, uno dei due debba ammettere di sentirsi meno adatto a proseguire il percorso ormai in dirittura d’arrivo e levarsi il grembiule. Gloria, tra le lacrime, si toglie il grembiule dicendo che Valerio è più giovane e ha più possibilità di lei, ma non lo pensa, è ovvio, e così il suo gesto altruista viene premiato e la ragazza, pur saltando la prova in esterna, va al Pressure Test per la sfida finale.
Il nostro eroe della puntata è stato chef Barbieri che rivolgendosi proprio a Gloria, e rimproverandola di essere sempre immusonita, le fa notare che il problema non è ciò che cucina, ma il suo atteggiamento. La invita ad essere più gioiosa e ad affrontare le sfide con il sorriso, proprio come fa Margherita, ma l’incorreggibile mammina, anziché fare tesoro dei preziosi consigli, ribatte subito che la sua avversaria è contenta perché intanto si è tenuta l’ingrediente migliore per sé mentre lei deve pagare le conseguenze delle scelte altrui, incolpando così l’amica del suo fallimento. È incredibile quanto questa donna sia presuntuosa e quanta rabbia e rancore covi sempre nel suo animo. Intanto almeno per tutta la durata dell’ esterna, ambientata a Denia (Spagna), nei pressi di Valencia, nel ristorante tre stelle Michelin di Quique Dacosta, non vedremo le sue faccette. Ad un passo dalla finale, i tre concorrenti vengono messi alla prova in una cucina con una brigata di 40 persone, guidata da uno chef, Dacosta, famoso in tutto il mondo per rigore, tecnica e genialità. I suoi piatti sono ricerca continua, un trionfo di colori e preparazioni sorprendenti ma sempre con un occhio alla tradizione e ai prodotti che offrono il mare e la terra. Il premio ricompensa dell’Invention Test per Margherita è stata una cena in compagnia di Carlo Cracco proprio nel ristorante stellato, così la ragazza ha potuto farsi un’idea del lavoro che l’attendeva il giorno successivo nella fantastica cucina iberica.
Lo chef spagnolo affida a ciascuno dei tre sfidanti un piatto che del suo menu deve essere cucinato per venti persone: gambero rosso con tè di biete a Margherita, gazpacho di ciliegie e gamberi a Cristina e gamberoni con mais e avocado a Valerio. I ragazzi ci mettono tutto l’impegno e la passione possibili per non deludere le aspettative dello chef e dei quattro giudici, anche loro, ieri, nelle vesti di assaggiatori. Ma è Cristina che merita la vittoria ed è perciò la prima finalista di questa sesta edizione del cooking show.
Il Pressure Test è tutto per Margherita e Valerio che sotto la cloche si trovano una pannocchia e dei chicchi di mais, perché è proprio con mais e pop corn che devono cucinare un piatto che deciderà di lì a breve la salvezza di uno dei due . La sfera croccante ripiena di tartare di gamberi su crema di mais fa guadagnare a Valerio il secondo posto in balconata, quindi il duello finale è tra le due amiche, ora nemiche, Gloria e Margherita che si devono cimentare con sei uova e sei ricette da inventare. Sei piatti differenti per ciascuna, sei sfide dirette, un punto per ogni sfida. E ancora una volta, inspiegabilmente, i giudici decidono di premiare Gloria che è così la terza finalista e salutare per sempre Margherita.
La scelta ci fa rabbia, perché Gloria non meritava proprio di vincere quest’ultima prova, va bene che l’antipatica fa audience ma così ci pare davvero troppo. Uovo alla coque crudo, uova in camicia spiaccicato, banalissimo uovo sodo con asparagi bolliti: e queste sarebbero le ricette che dopo tre mesi di show possono condurre alla vittoria? Gloria, non appena raggiunti gli altri due concorrenti in balconata ha sussurrato loro, tanto per non smentirsi ”vi renderò la vita impossibile”.
Confidiamo che la sua minaccia le si ritorca contro e gridiamo a pieni polmoni FORZA VALERIO!
Photo credit: Masterchef Italia
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