Vi avevamo dato ieri notizia del licenziamento da parte di FX di Kurt Sutter, creatore e showrunner di Mayans M.C., spin off di Sons of Anarchy, a causa dei suoi comportamenti sul set. Comportamenti propri, la definizione l’ha trovata lo stesso Sutter, evidentemente consapevole della sua condotta, di un “coglione abrasivo”. In una lettera inviata allo staff dello show aveva in sostanza amesso le proprie colpe e accettato la decisione dell’azienda, di proprietà di Disney, ma Deadline è entrata in possesso di un’altra missiva, indirizzata ai suoi collaboratori più stretti, nella quale l’uomo si è levato alcuni sassolini dalle scarpe, circostanziando maggiormente, per quanto sempre dalla sua prospettiva, la vicenda.

Sutter si è trovato subito nel mirino di Disney, a quanto pare.

“Prendo quello che faccio molto sul serio, è quello che serve quando hai una visione. E se disturbi quella visione, io reagisco. Ho percepito le intromissioni creative di Disney fin dal primo giorno. Note sulle sceneggiatura, tagli anche consistenti. Un livello di banalizzazione della storia e di limiti in nome del politically correct che non avevo mai sperimentato prima. Mi sono seriamente preoccupato per le ripercussioni sullo storytelling. E così ho reagito. Duramente. Non differentemente da quanto avevo fatto in passato, anzi anche meno che con Sons of Anarchy. Ma stavolta avevo a che fare con persone che non mi conoscevano, né me, né il mio grado di…Passione. Chiaramente ho fatto arrabbiare qualcuno.”

Sutter nella lettera ha sostanzialmente ribadito la sua fiducia nel lavoro di Elgin James, che già collaborava con lui e che ora avrà il controllo dello show, così come ha ribadito il suo rispetto nei confronti del resto dello staff.

“Quello che più mi fa incazzare e mi fa male e che John Landgraf [presidente di FX] e Dana Walden [presidente di Disney Television Studios], mentre mi inondavano di termini da avvocatoni, davano la colpa del mio allontamento al cast e allo staff. Persone alle quali tengo, che rispetto. Non erano mai stati sul set né parlato con qualcuno. Non sto dicendo che tutte le informazioni in loro possesso fossero stronzate, ma che so benissimo che non sono state il motivo per il quale sono stato licenziato. La verità è che i dirigenti non mi volevano più. Ho calpestato e intaccato l’ego di qualcuno. E nel regime Disney ero pericoloso. 18 anni di amicizia, fedeltà e TV di qualità buttati nel cesso. Mi hanno buttato sotto un cazzo di autobus.”

Nella chiosa finale ha spiegato questa ulteriore missiva.

“Sento di aver subìto un grosso torto. Mi hanno messo in imbarazzo. Hanno creato una falsa narrazione che potrebbe danneggiare la mia reputazione e la mia carriera. Voglio che capiscono la gravità del loro errore.”

 

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Fonte: Deadline