Alcuni mesi fa Kevin Spacey, protagonista di House of Cards, definiva quella serie rivoluzionaria. Si riferiva all’innovativo metodo di fruizione per il pubblico, il quale immediatamente si trovava di fronte all’intera stagione da poter vedere. Questo elemento, unitamente alle ottime critiche raccolte dallo show, ha contribuito ad aumentare l’attesa per quello che sarebbe stato il riscontro agli Emmy delle serie (anche Arrested Development) trasmesse dal network. Oggi è tempo di riflessioni: dopo 14 nomination conquistate, il canale è riuscito ad aggiudicarsi una sola statuetta (quello per la miglior regia di un episodio andato a David Fincher).

Si tratta di una delusione o di un primo, significativo passo verso l’evoluzione della trasmissione delle serie tv? Kevin Spacey da parte sua continua a non avere dubbi, e anche ieri sera, proprio in occasione della cerimonia, ha rincarato la dose con nuove dichiarazioni:

(L’inclusione dello show) rappresenta un nuovo paradigma per l’industria. Dimostra che l’Academy sta seguendo un percorso moderno e progressista. Altre compagnie stanno muovendosi per realizzare questo tipo di cose, e così più show verranno prodotti, più attori verranno ingaggiati, più lavoro realizzato.

house of cards

Fonte: THR