Nel corso della giornata il fumettista si è sbizzarrito su Twitter e Instagram pubblicando, tra le altre cose, una classifica delle otto serie che i suoi amici non hanno mai visto anche se “io gli dicevo siete scemi so fichissime”. Sono escluse serie come Narcos o Breaking Bad, universalmente riconosciute come capolavori.
Ecco la lista:
- Derry Girls: adolescenti in una scuola cattolica irlandese negli anni ‘90. A me non fa ridere niente MAI, ma questo mi fa ammazzare dalle risate. Se non ridete ve meritate quelli che parlano romano e se magnano le parole.
- When They See Us: la storia vera di cinque pischelli neri accusati ingiustamente di un violento stupro avvenuto a Central Park. È straziante, te fa venì il sangue agli occhi e se non piangete siete aridi serci.
- Black Summer: madonna finalmente basta telenovele piagnone con i morti viventi lenti e fattoni sullo sfondo. Questi so tipo i Bolt degli zombie, piottano una cifra e i protagonisti pensano solo a sopravvivere no a fa piccipicci.
- Godless: il capo di una banda di criminali arriva in una città del West abitata interamente da donne. È così fomentoso che alla fine volevo esse femmina, sapere sparare e vivere alla fine dell’800, pure se mi sa che nella vita vera non era così fico.
- It’s Bruno!: boh, non so manco come descriverlo, è uno un po’ attrezzo e un po’ coatto, che gira col cane nel quartiere suo. Non c’ha senso, le puntate durano meno della serie mia, ma secondo me è una bomba.
- Unbelievable: la storia di una pischella che dichiara di avere subito uno stupro ma poi viene convinta a ritrattare e delle due detective che indagano. È un giallo, ma con uno sguardo fico sulla classica domanda: “Eh ma perché non ha denunciato?”. Eh, guarda perché.
- After Life: a uno gli è morta la moglie e gli è rimasto solo il cane e un sacco de tristezza e de rabbia. Detto così è peggio della serie mia, però fa molto ride e i personaggi sono tutti bellissimi.
- BoJack Horseman: oh questo lo metto solo perché se siete come me, che ho visto la prima puntata 4 volte perché me addormivo sempre, dategli una chance. Quando entrate nella storia è la cosa più devastante di sempre, fuori scala. Però dovete regge botta tipo 7 puntate.
STRAPPARE LUNGO I BORDI: LA TRAMA
In un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, Zerocalcare percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare. Tutto, dai ricordi sugli anni della scuola alle lamentazioni esistenziali nei confronti della propria incompiutezza, è narrato con la voce di Zerocalcare, che doppia tutti i personaggi, tranne l’armadillo, che ha la voce di Valerio Mastandrea. È con questo stratagemma che ogni capitolo della storia sembra costruire un tassello di un mondo fatto di pochissime certezze e di amicizie incrollabili. E quando nel finale tutti i pezzi saranno al loro posto, il mosaico che avranno costruito sarà una sorpresa per lo spettatore, ma anche per il protagonista.
Trovate tutte le informazioni su Strappare lungo i bordi nella nostra scheda.
Fonte: Twitter
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