In una intervista esclusiva a The Wrap, il CCO di Netflix Ted Sarandos ha dichiarato di avere intenzione di riportare a Hollywood gli oltre sei miliardi di dollari investiti. Secondo Sarandos, infatti, inseguire gli incentivi in giro per gli Stati Uniti ha un riflesso negativo (a livello di qualità) sullo schermo:
Personalmente ritengo che invece di investire in incentivi fiscali dovremmo investire in infrastrutture. Spostare le produzioni è molto faticoso per le famiglie delle persone che lavorano per noi, e ha un riflesso negativo sui talent. Quando le persone amano ciò che fanno, lavorano meglio. È la nostra filosofia. […] L’ironia della situazione attuale è che una persona che vuole lavorare nello show business deve prima trasferirsi a Los Angeles, per poi spostarsi di nuovo magari a New Orleans per sei mesi ogni anno.
Netflix ha da poco inaugurato nuovi uffici a Hollywood, dove sono impiegate un migliaio di persone. Al momento Netflix gira a Hollywood serie come Grace and Frankie (presso gli studi Paramount), The Ranch (alla Warner Bros.) e One Day at a Time (presso la Sony). Santa Clarita Diet è stato girato negli studios di Santa Clarita, a pochi minuti di autostrada da Burbank. Il blockbuster da 90 milioni di dollari Bright, in uscita a Natale, è stato girato interamente downtown a Los Angeles.
Ma l’intenzione di Sarandos è quella di ottimizzare questa strategia: spostarsi solo quando è la location a richiederlo (House of Cards viene girato a Baltimora per la sua somiglianza con l’architettura di Washington D.C.) e rimanere a Los Angeles il più possibile:
Sono felice di approfittare degli incentivi se funzionano, ma anche la creatività ha un costo. Veep della HBO è un grande esempio: quando si sono spostati da Baltimora a Los Angeles, le cose sono migliorate molto. Hanno i migliori sceneggiatori in TV, la serie fa più ridere, sono tutti più felici e si vede sullo schermo. Girare a Los Angeles è un investimento qualitativo.
Secondo Sarandos Hollywood ha bisogno di teatri di posa più moderni e tecnologicamente più avanzati, e dalle sue dichiarazioni sembra che Netflix sia intenzionata (approfittando ovviamente dei recenti incentivi approvati dallo stato della California) a cavalcare il grande “ritorno a casa” degli Studios, magari costruendo nuovi teatri di posa e degli studios (o forse acquistando gli spazi di qualche storica major in difficoltà?), cosa che contribuirebbe non poco a costruire una immagine sempre più solida di Netflix presso Hollywood.
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