Reed Hastings, co-amministratore delegato della piattaforma, ha parlato dei test compiuti da Netflix con l’obiettivo di capire se, e come, limitare in qualche modo la condivisione della password di accesso al servizio. L’imprenditore ha dichiarato:

Testiamo molte cose, ma non lanceremmo mai qualcosa che possa sembrare un modo per mettere alle strette i consumatori. Deve avere senso per loro, devono capirlo.

I test condotti qualche mese fa sono stati ideati per cercare un modo di “armonizzare le esigenze con il modo in cui i consumatori pensano a quella funzionalità.

Secondo un’analisi copiuta dall’analista Jason Bazinet di Citibank, la società perde ogni anno circa 6 miliardi di dollari non limitando la condivisione della password, pratica molto diffusa tra gli utenti che dividono il proprio account con amici e membri della propria famiglia.

Greg Peters, COO di Netflix, ha dichiarato che da tempo si sta considerando la questione nel tentativo di capire in che modo migliorare il servizio e sono da tempo in fase di valutazione dei nuovi abbonamenti, di prezzi diversi, che possano offrire modalità di accesso differenti e tengano conto della complicata situazione socioeconomica esistente a livello mondiale. L’obiettivo rimane però quello di assicurarsi che “le persone che utilizzano un account Netflix e stiano accedendo alla piattaforma siano quelle autorizzate a farlo”.

La condivisione della password sembra una pratica con caratteristiche diverse in base alle nazioni. Peters ha sottolineato:

Vediamo diversi tipi di comportamento. Come le persone si orientano nei confronti del servizio è diverso da nazione a nazione. Alcuni consumatori condividono la password non perché pensano di ingannare il sistema, ma perché condividono il servizio con un membro della famiglia o qualcuno che amano.

I comportamenti degli abbonati, come dimostrano gli studi compiuti da Netflix, variano di nazione in nazione.

Come pensate si evolverà la situazione riguardante la condivisione della password di Netflix? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline

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