Domenica sera negli Stati Uniti andrà in onda Welcome to the Tombs, ultimo episodio della terza stagione di The Walking Dead, che noi vedremo in Italia il giorno successivo con il titolo Nelle Tombe.

Norman Reedus ha parlato parlato di ciò che ci aspetta, ricollegandosi anche all’intenso finale di This Sorrowful Life (3×15) e ha detto la sua sul cambio di showrunner.

La morte di Merle come cambierà Daryl?
Norman Reedus: Diventerà silenzioso e duro. E’ cresciuto molto e ora è da solo. Ha il gruppo, che è diventato la sua nuova famiglia, ma quando si sono riuniti con il fratello, pensava a un nuovo inizio. Merle poteva cambiare, Daryl è cambiato e potevano essere persone diverse. Aveva questa speranza. […] Adesso sarà davvero oscuro e si isolerà un po’. Vuole sicuramente vendetta, ma allo stesso tempo la vita lo ha reso più duro. […] Sarà freddo come la pietra per un po’.

THR: La morte di Merle sarà stata vana? Come la prenderà il gruppo?
Reedus: […] Non credo che lui dia la colpa a Rick, Michonne o qualsiasi altro. Suo fratello ha sempre preso decisioni da solo e non ha mai chiesto il permesso a qualcuno. […] Carol (Melissa McBride), Rick (Andrew Lincoln) e Michonne hanno visto del buono in Merle. Glenn (Steven Yeun) probabilmente no, ma alcune persone della prigione lo avevano visto e lo sapevano.

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THR: Credi che il gruppo capirà che Merle è morto da eroe?
Reedus: Non lo so, è questa la cosa tragica. Nessuno lo ha visto. Michonne ha visto un po’ quando lui l’ha lasciata andare, ma nessuno lo sapeva. Daryl sapeva cosa stava facendo Merle, quando ha visto Michonne da sola. Daryl sapeva che Merle lo stava facendo per porre fine a tutto proteggere suo fratello. […] Non credo che tornerà indietro a dire “mio fratello è un eroe.”

THR: Daryl capirà che è stato il Governatore a sparare a Merle lasciando di proposito che diventasse uno zombie?
Reedus: Ritiene il Governatore del tutto responsabile della situazione, che lui stesso ha portato a verificarsi, minacciando tutti e causando la morte di Merle. Indubbiamente Daryl vuole tagliargli la testa. Vuole una vendetta feroce, non solo giustizia – vuole strappargli la faccia.

THR: Come aiuterà il gruppo a prepararsi per la guerra imminente?
Reedus: Daryl è rientrato ed è furioso, Michonne è furiosa, Glenn e Maggie sono incazzati. Abbiamo lottato duro per avere la prigione e non vogliamo gente che ci dica cosa  fare: è una cosa personale per tutti. E’ questo l’argomento del finale: tutti quanti sono stati feriti e tutti sono pronti a farsi a fette a vicenda.

THR: Quanto sarà mortale il finale?
Reedus: E’ una guerra aperta. Ci sono due fazioni di animali selvaggi che si accusano e tutti quanti hanno armi, coltelli ed esplosivi. Ci sarà gente che muore.

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Di seguito, invece, trovate le dichiarazioni dell’attore sui vari cambi di showrunner, l’ultimo dei quali vede Scott Gimple prendere il posto di Glen Mazzara: contrariamente a quello che succede solitamente, per The Walking Dead l’avvicendarsi delle persone alla guida dello show è stato sempre sinonimo di miglioramento degli ascolti e nelle recensioni.

“Mi ricordo che quando sostituirono Frank Darabont eravamo scioccati. E’ stato il primo grande colpo, perché Frank ci aveva portati fino a quel punto. E’ stata una cosa grossa, ma Glenn Mazzara era il numero due di Frank, quindi per noi non era una persona nuova. Anche Scott Gimple è il numero due di Glenn, per cui non c’è niente di nuovo. E’ interessante perché unisce il cast, come se questa fosse una cosa nostra per cui lottare. […] Fai una cosa e sappiamo cosa otteniamo e dove siamo diretti e sappiamo com’è l’atmosfera. Poi loro tagliano tutto e rimettono insieme. A volte non sembra come lo abbiamo fatto. Ci piace ancora, ma rimane qualche dubbio. Io guardo gli episodi come un tecnico del montaggio. […] Facciamo ancora le stesse cose. Abbiamo ancora una sceneggiatura solida e gli stessi registi. E’ sempre la stessa gente che parla, la stessa gente che fa le stesse cose. A essere onesti, non è che sia cambiato tanto.”

Fonte: THR, EW