Il co-creatore di Only Murders in the Building ha spiegato perché Selena Gomez è stata scelta come protagonista.

Vanity Fair ha chiacchierato con lo showrunner John Hoffman e la direttrice del casting Tiffany Little Canfield su come hanno messo in piedi il team di talenti. Per quanto riguarda il personaggio di Mabel, Hoffman ha spiegato che l’obiettivo era quello di evidenziare uno scontro tra diverse generazioni di newyorkesi – la città dove è ambientata la storia.

“L’intera serie è costruita sul classico che incontra il moderno nelle nostre menti. E solo teoricamente, stavamo pensando in questo modo su tutta la linea. Come potevamo prendere questi due comici leggendari e classici e poi metterli a confronto con New York, renderli moderni oggi, e trovare il modo perfetto per unire il classico e il moderno attorno a New York? Una volta che Selena Gomez è stata tirata in ballo, è stato tutto più semplice. Quello è stato davvero il momento in cui si è accesa la lampadina… L’avevo vista ne I Maghi di Waverly e l’ho riconosciuta immediatamente. Emana una sua vibrazione particolare e ha un umorismo molto tagliente”.

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La serie con star Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short racconta la storia di tre persone che condividono l’ossessione per le storie di crimini realmente accaduti e, finalmente, si ritrovano coinvolti in un vero mistero. Quando una sanguinosa morte avviene all’interno del loro lussuoso condominio nell’Upper West Side, i tre sospettano che si tratti di un omicidio e mettono a frutto le proprie conoscenze per cercare di scoprire la verità, il tutto mentre registrano un podcast dedicato alle loro indagini, scoprendo così segreti che risalgono a molti anni prima.

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