La serie Only Murders in the Building, che ha già ottenuto il rinnovo per una seconda stagione, ha proposto sugli schermi di Hulu un episodio “muto”, quasi del tutto privo di dialoghi, a breve distribuito in Italia grazie a Disney+.
Il co-creatore John Hoffman ha raccontato come è stato creato il settimo capitolo della storia utilizzando il Linguaggio dei segni, sottotitoli ed eliminando le battute durante il montaggio.

L’idea alla base della puntata è nata pensando al personaggio di Theo Dimas (James Caverly), il figlio sordo di Teddy (Nathan Lane).
Hoffman ha spiegato:

In ogni episodio abbiamo un diverso punto di vista che ci guida nella storia. Quindi con Theo nel cast, ho amato l’idea di poter portare avanti le persone e qualcuno a cui non si penserebbe nemmeno, in questo caso, o ci si potrebbe aspettare che venisse messo in primo piano. Mentre si svolge questo episodio in particolare si capisce il motivo di questa scelta. Quando si fa questo processo con un personaggio non udente ho pensato ‘che scelta stilistica potremmo fare per l’intero epsodio?’.

Gli autori hanno quindi pensato di non far sentire le voci dei protagonisti interpretati da Steve Martin, Selena Gomez e Martin Short, anche per quanto riguarda l’appuntamento tra Charles e Jan (Amy Ryan):

Hai a che fare con due leggende della comicità e c’è qualcosa nel modo in cui possono recitare quasi in stile Charlie Chaplin, tipico del cinema muto.

Il co-creatore della serie ha infine spiegato perché l’unica frase che si può sentire è proprio nell’epilogo della puntata:

Ci sono stati dei momenti in cui nella puntata c’era più dialogo e, durante il montaggio, abbiamo pensato ‘No, rimaniamo fedeli all’approccio ed eliminiamolo tutto fino all’ultima battuta’. E l’unica frase che sentiamo è infatti proprio l’ultima. Quando ci siamo resi conto che eravamo riusciti a raccontare l’intera storia senza dialogo è stata una vera soddisfazione.

Che ne pensate della scelta di realizzare un episodio “muto” per Only Murders in the Building? Lasciate un commento!

Fonte: The Wrap

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