La seconda stagione di Pose, la serie di FX creata da Ryan Murphy farà un salto temporale rispetto agli episodi già andati in onda, raccontando quindi eventi che si svolgono nel 1989. La narrazione finirà invece nel marzo 1990, nel periodo in cui il singolo Vogue di Madonna ha ottenuto il successo internazionale. Il creatore del progetto ha inoltre espresso la sua speranza che la cantante conceda alla produzione i diritti per utilizzare l’iconico brano:

Ho un buon rapporto con Madonna, o almeno lo ho fino a questo momento.

Murphy ha inoltre spiegato la sua scelta:

Quella canzone ha preso qualcosa che nella cultura era sconosciuto e lo ha reso mainstream, questa stagione sarà dedicata ai personaggi, a come la loro comunità è diventata conosciuta nel mondo.

Il creatore di Pose ha quindi spiegato che non pensa di voler coinvolgere la popstar nel ruolo di guest star.

Gli autori inizieranno a lavorare alle puntate inedite nella seconda settimana di settembre e Steven Canals, co-creatore del progetto, ha spiegato che approfondiranno la situazione socio-politica della fine degli anni ’80 e l’attivismo legato all’AIDS, considerando che Bianca (MJ Rodriguez) e Pray Tell (Billy Porter) hanno scoperto entrambi di essere sieropositivi. Murphy ha aggiunto:

C’è la responsabilità di mostrare una verità fredda e dura, e penso che la vedremo nello show. Non abbiamo ancora iniziato a lavorarci, ma la seconda stagione sarà dedicata in parte alla loro esperienza.

Tra i ritorni nel cast ci sarà quello di Sandra Bernard con il ruolo dell’infermiera Judy e l’obiettivo è mostrare l’esperienza dei personaggi in modo veritiero e rispettoso.

Janet Mock, nel team di autori, produttori e registi, ha sottolineato che la rappresentazione di quanto vissuto dalla comunità transgender 30 anni fa ha ancora molti punti in comune con quanto sta accadendo nella nostra società:

Ci sono certe persone che possono raccontare ogni tipo di storie e altre che non possono nemmeno accedere alle stanze in cui vengono realizzate, quindi ciò che amo del nostro show, e della possibilità di avere una seconda stagione, è che abbiamo una nuova occasione di dimostrare che una serie può avere come protagoniste cinque donne trans che interpretano cinque donne trans e che ci sono centinaia di altre persone che si sono presentate per ruoli minori o da comparsa. Penso che la serie sia la dimostrazione che le persone transgender possono interpretare sullo schermo dei trans e non ci sia il bisogno del nome di una star per raccontare una storia che sia potente, abbia un impatto e affermi qualcosa con profondità.

Murphy ha ricordato che quando hanno iniziato a cercare gli interpreti per la serie gli era stato detto si sarebbe trattato di un’operazione molto difficile:

Ma è stata invece la più semplice perché c’erano così tante persone di talento da coinvolgere. Le persone che non hanno ottenuto alcuni dei ruoli nel pilot erano così meravigliose, talentuose e volenterose, al punto che abbiamo scritto dei ruoli per loro. Lo abbiamo continuato a fare nel corso della stagione. Alcune persone che si sono presentate per delle parti da una o due battute improvvisamente hanno ottenuto ruoli più importanti.

Indya Moore ha quindi spiegato l’importanza di progetti come Pose:

Vedere le interazioni tra Stan e Angel, come si abbracciano in pubblico, i modi in cui Stan parla della sua ammirazione per Angel che non ha nulla a che fare con la sua sessualità, ha cambiato per sempre il modo in cui le persone trans vengono viste e il modo in cui i nostri corpi vengono mostrati nel mondo. Vedere il modo in cui Angel riceva apprezzamento e amore è qualcosa che molte donne trans avevano bisogno di vedere, così tante persone ne avevano bisogno.

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Nel cast di Pose ci sono Mj Rodriguez, Dominique Jackson, Indya Moore, Hailie Sahar, Angelica Ross, Evan Peters, Kate Mara, James Van Der Beek, Billy Porter, Charlayne Woodard, Ryan Jamaal Swain, Dyllón Burnside e Angel Bismark Curiel.

Fonte: Variety, The Wrap